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interviste
CAGLIARI, ITALY - SEPTEMBER 15: the supporters of Napoli in revolt throwing smoke bombs towards the north curve during the Serie A match between Cagliari and Napoli at Sardegna Arena on September 15, 2024 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio Alla Radio – 3° Tempo, è intervenuto Maurizio Criscitelli, presidente del Napoli Club Bologna.
"Dobbiamo fare un passo indietro. L'Osservatorio l'11 settembre si era espresso con la determina con cui aveva stabilito che alla trasferta a Torino potevano partecipare tutti con i tifosi campani nel settore ospiti. A Cagliari cambia tutto, dove la Prefettura segnala ciò che è successo, l'Osservatorio rimanda al CASMS segnalando la situazione, il quale ha confermato la limitazione con il divieto dei tifosi napoletani alla trasferta precisando che c'è anche il rischio di scontri nel viaggio per andare a Torino, visto che c'è Reggiana-Salernitana. Ma che si giocasse Reggiana-Salernitana e Juve-Napoli lo si sapeva anche nei giorni precedenti. Voglio fare un esempio banale, ero a Cagliari e se avessi lanciato un fumogeno sarei stato protagonista di ciò che è successo, ma sono residente a Bologna e posso andare a Torino. Questo fa capire com'è questo provvedimento.
La richiesta è per tre trasferte. Se dovesse essere confermata questa linea le trasferte tornerebbero a dicembre. Non si sono creati disordini a Cagliari, in altre occasioni avrebbero scavalcato e sarebbero andati dall'altra parte. C'è stato un lancio di oggetti tra i due settori dei tifosi di Cagliari e Napoli, ma non ci sono stato scavalcamenti, erano una decina di persone, forse anche meno. Secondo me per questa partita non c'erano tempi tecnici per individuare i responsabili. Fino a quando non si arriverà al punto che si punisce chi commette il reato, chi deve gestire l'ordine pubblico chiude tutto, è più semplice. Ho fatto l'esempio su di me: avrei potuto tranquillamente lanciare un fumogeno e domenica andare allo stadio, perché sono residente a Bologna e non a Napoli. In Italia davanti alla parola ordine pubblico si può far tutto. Per poco ho assaporato l'idea che questo provvedimento non fosse preso, perché il CASMS ha chiesto al Prefetto di annullare i biglietti ai tifosi di Napoli e provincia. Stamattina c'è stato il tavolo tecnico con il Prefetto che ha previsto l'annullamento per i tifosi di Napoli e provincia, che poi dev'essere notificato alla società, in questo caso la Juventus. Se il Prefetto non firmasse tutto questo non varrebbe".
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