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NAPLES, ITALY - MARCH 15: Victor Osimhen of SSC Napoli celebrates with team mates after scoring the team's first goal during the UEFA Champions League round of 16 leg two match between SSC Napoli and Eintracht Frankfurt at Stadio Diego Armando Maradona on March 15, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Claudio Onofri, ex calciatore ed opinionista, è intervenuto ai microfoni di Vikonos Web Radio/Tv, dove ha parlato del Napoli di Luciano Spalletti e del percorso in Champions League. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.
Di seguito le dichiarazioni di Claudio Onofri ai microfoni di Vikonos Web Radio/TV: "Quest’anno tifo Napoli in qualsiasi campo ci troviamo. Mi diverte, se non sei al Maradona a commentarla la vedi comunque, questa squadra ha di tutto e di più, si sta divertendo anche in Europa, mi piace tantissimo. Il Napoli è la perfezione, ha una statura complessiva, di tutta la rosa, di un livello assoluto. Entra Simeone e dà il 100%, entra un altro ed è lo stesso, non faccio previsioni ma se devo indicare una delle favorite per la Champions dico proprio il Napoli. Spalletti poi mette in campo i suoi calciatori in una maniera perfetta, tutti conoscono la materia, lo spartito, è uno spettacolo".
Sulle sei italiane ai quarti in Europa: "Il cambiamento che sta avvenendo mi piace, al di là delle big, perché anche le squadre più piccole si presentano con una caratteristica che in passato non apparteneva al nostro calcio. Tutte infatti cercano sempre di giocare a pallone, chiaramente questo determinerà una crescita del calcio italiano, ma il miglioramento definitivo arriverà inserendo nelle rose più prospetti italiani. Condivido le parole di Mancini, siamo un po' decaduti a livello internazionale, adesso i migliori stranieri vanno in Inghilterra, Spagna, Germania, dobbiamo puntare sui nostri vivai, sui settori giovanili. Per risorgere è anche giusto aspettarsi qualche risultato negativo, se faccio giocare un ragazzino in prima squadra posso anche non vincere ma dopo due anni, magari, se ne ho fatti crescere cinque, dieci, alla fine arriveranno anche le vittorie".
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