Le statistiche della partita fano riflettere, per esempio gli stessi tiri in porta del Napoli. È un problema la poca realizzazione? "Con Luvumbo, Piccoli, Pavoletti, Gaetano e gli altri ho un certo numero di gol, ma io credo che possiamo migliorare con il lavoro, la proposta di gioco porta a creare occasioni, la difesa alta può aiutare a stare vicino alla porta. Voglio un Cagliari competitivo e con il lavoro si possono raggiungere vette più alte. Ciò che mi interessa è che i miei calciatori non si arrendino. Il Cagliari sta dimostrando un'identità che però non è ancora equilibrata in modo tale da tramutare le occasioni in gol. Non sono preoccupato, perché sarà un campionato tosto dove tutti lotteranno fino alla fine ogni partita contro ogni avversario. C'è solo da migliorare e sappiamo che tipo di stagione dobbiamo affrontare".
Sul periodo negativo del Cagliari e su Gaetano: "Io non mi esalto mai e non mi deprimo mai, so le difficoltà che ci sono e dove bisogna lavorare. Stiamo lavorando per ottenere sempre più punti. Sotto la Curva andremo sempre, sia se le cose andranno bene sia se andranno meno bene. Questa squadra deve sapere che daremo tutto fino alla fine, anche sotto il 2 o 3 a 0. Gaetano lo alleno da due settimane, è un giocatore che ha l'ultimo passaggio e dribbling, ma deve migliorare nella condizione perché non si era allenato granché prima".
Sul Napoli: "Il livello del Napoli sono di un livello diverso e per 65 minuti i difensori hanno tenuto giocatori come Kvara, Lukaku e Politano, così come in mezzo al campo con Lobotka e Anguissa, abbiamo riprodotto numeri importantissimi".
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