Se il Napoli avesse tutelato Garcia, forse, oggi non saremmo arrivati a questo punto…
“Spalletti ha ragione nel dire che tre allenatori non si cambiano nemmeno in cinque anni. Tuttavia, è anche vero che con Garcia non si era mai creato feeling. Ero a Dimaro e ricordo degli allenamenti in cui si faceva calcio tennis soltanto per due ore… Il problema, però, è a monte. Non si può pensare che questa squadra sia allenabile da chiunque”.
Conte, secondo lei, non farebbe al caso del Napoli?
“Credo che per una squadra sia importante avere un proprio DNA. Ci stanno le rivoluzioni, ma mantenendo un certo ideale di base. Penso al Barcellona che, pur essendo un club che rispecchierebbe lo status del tecnico leccese, non ha mai puntato su di lui proprio per gli ideali e principi di gioco. Allo stesso modo, prevedo delle difficoltà per la Juventus nel non affidarsi ad un tecnico gestore, seppure sia giunto il momento di meritare i propri successi. Conte a Napoli, in definitiva, rischierebbe di bruciare quanto costruito, in termini di DNA, negli ultimi anni”.
Questa sera sarà impegnato in TV?
“Sarò al PC al web per ‘Quando gioca il Napoli’, trasmissione condotta da Patrizio Rispo e Tanya La Gatta. Trasmissione che comincerà alle 17:00, in onda sul canale 14 del digitale terrestre”.
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