“Sono di parte. Essendo un grande amico di Antonio, ed avendo grande stima di lui, credo che Conte sia tra i tre migliori allenatori al mondo. È sempre stato attirato da piazze passionali, come Roma e Napoli. Ha bisogno di un grande progetto, ma il calcio beneficerebbe di uno come lui in una grande piazza. Soprattutto, ne beneficerebbe il nostro campionato”.
Crede che il futuro di Allegri sia lontano dalla Juventus?
“I sentori mi fanno pensare che Max sia giunto al capolinea, anche se è in linea con gli obiettivi societari, ovvero la qualificazione in Champions e la valorizzazione dei giovani. La mia sensazione è che la Juventus cambierà guida tecnica”.
Conti alla mano, Allegri ha fatto davvero una stagione fallimentare?
“Non parlerei di fallimento. Nello sport non esiste fallimento. Quando vinci o perdi, c’è soltanto da imparare. Per quanto riguarda Allegri, credo che sia arrivato alla fine della sua seconda avventura in bianconero. Una società organizzata, naturalmente, deve programmare con anticipo la stagione successiva. C’è stato un aumento di capitale, e il club è stato molto chiaro con la necessità di attenzionare il bilancio e comporre la rosa di tre o quattro giocatori esperti più diversi giovani”.
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