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interviste
Moggi: “Osimhen punto di partenza, ecco chi vedrei bene sulla panchina del Napoli”
Ai microfoni di Radio Crc è intervenuto Luciano Moggi, dirigente sportivo, soffermandosi sul possibile nuovo tecnico che siederà sulla panchina del Napoli e il futuro di Osimhen.
"De Laurentiis è vero che è il proprietario del Napoli, ma avrà dei collaboratori per scegliere il nuovo allenatore. Non è così? E allora vuol dire che capisce di calcio. Finora non ha sbagliato nulla, la scelta di Spalletti è stata ottima. Il primo anno ci sono state tantissime critiche e il fatto che allenatori come Ancelotti e Gattuso siano andati via in malo modo qualcosa significa, ma De Laurentiis ha intuito e fortuna e farà la scelta giusta. Spalletti ha fatto il massimo, ma adesso il Napoli ha bisogno di una guida certa. Credo che Spalletti sia andato via perché ha pensato che ripetersi sarebbe stato impossibile. Lasciare da vincitori è sempre una cosa bella perché la gente ti ricorda e in effetti come si fa a non ricordare questa squadra e Spalletti! Dicono tutti che De Laurentiis è arrogante, ma a me piace perché il Bari stava per andare in serie A, il Napoli ha vinto lo scudetto, il bilancio è ottimo e quindi come imprenditore è eccellente.
Episodi di violenza dopo Bari-Cagliari? La tensione certamente era al massimo anche perché 90 minuti decidono le sorti di un’annata, di una società, ma con me certi episodi non sarebbero successi. In un ambiente del genere queste cose non devono succedere. L’atteggiamento di Ranieri è stato così carino e magari anche un po' montato, ma queste cose fanno bene all’occhio. La gente dovrebbe capire che il calcio è un intrattenimento che costa molto ai proprietari. Il calcio divide non affratella.
Paulo Sousa al Napoli? È un ragazzo molto intelligente, conosce il calcio e lo sa insegnare. È un po' pignolo, ma con la Salernitana ha fatto molto bene e poi gli piace giocare a calcio. Il Napoli così com’è, se non viene ritoccato nell’organico, può fare le due giocate che vanno di moda: partendo dal basso o facendo la partita. Paulo Sousa si sa far accettare e capisce molto di calcio giocato. Il problema maggiore è capire cosa si farà in sede di mercato. Con Osimhen giocano bene tutti: gioca bene Kvaratskhelia, gioca bene Anguissa, Lobotka e se la squadra resta questa lotterà ancora per lo scudetto. Però, sarà un campionato diverso. Unico, non spezzettato e Spalletti venendo dallo Zenit era abituato alla doppia preparazione. Senza Osimhen il Napoli può lottare, a fatica, per la Champions. Ma attenzione perché anche Kim ha il suo valore: ha sostituito Koulibaly, ha dato forza al reparto ed ha anche segnato! La personalità di soggetti come Kim e Osimhen hanno fatto diventare forte il Napoli che è andato avanti di autostima. Kvaratskhelia è molto bravo, ma è meno utile nell'economia della squadra o meglio lo diventa con Osimhen in campo perché si inserisce lì dove il nigeriano lo manda. Osimhen è il punto di partenza per una squadra che vuole vincere lo scudetto. Tra Garcia, Galtier e Sousa? Credo che Paulo Sousa sia il più intelligente, era già un allenatore da giocatore. Ma ripeto: prima cosa bisogna mantenere la squadra e poi l'allenatore. Galtier pure è uno che si fa accettare dalla squadra e poi conosce Osimhen".
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