Forse perché ogni anno i suoi dirigenti, incuranti di fare dei cicli, la decapitano dei giocatori migliori, che vengono rimpiazzati nella maggior parte dei casi da scarti di altre squadre. Nella impossibilità di nominarli tutti, ma solo per mancanza di spazio, basterebbe citare De Kateleare il giocatore che aveva addirittura messo in crisi la credibilità calcistica di Maldini al Milan o Retegui, che nel Genoa era considerato un buon giocatore, e nell’Atalanta è diventato capocannoniere del campionato. Il segreto sta sicuramente nel fatto che Percassi, dirigente calcistico di lungo corso, ha capito perfettamente di avere in casa un allenatore restauratore di atleti per cui anche quest’anno, con grande tranquillità, ha ceduto alla Juventus il suo miglior giocatore, Koopmeiners, e nonostante ciò la sua squadra sta a stretto contatto con la capolista. Sa che non vincerà il campionato, anche se i media, dopo questa vittoria la danno tra le favorite, ma al presidente importa rimpinguare le casse sociali, facendo al millesimo i conti sulla valenza del suo brand rispetto a quello delle grandi che mettono nel proprio stadio quasi sempre 70mila tifosi al contrario dei 30mila del Gewiss Stadium e facendo ovviamente affidamento sulle qualità taumaturghe del suo mister che è riuscito ad infliggere 3 gol alla difesa più forte d’Europa (prima naturalmente di questa partita), annebbiando le idee del Napoli con la stretta marcatura ad “uomo” e le qualità funamboliche di Lookman, autore di una doppietta.
Siamo insomma di fronte a due grandi allenatori. Giampiero Gasperini che sta costruendo nell’Atalanta un ciclo irripetibile, fa specie che nessuna delle grandi si sia rivolta a lui per curare “i mali” economici e sportivi che affliggono molte di esse. Si porta forse appresso ancora il neo di aver fallito nell’Inter ma, secondo noi, nella squadra nerazzurra, ha solo sbagliato ad andarci senza tener conto che il presidente era Moratti. Mentre Conte, oltre ad aver ridestato l’ambiente napoletano, ha ridato alla squadra l’autostima che aveva perduto dopo il decimo posto del passato campionato e senza Osimhen che nel precedente vincente aveva segnato 38 gol. È ancora primo in classifica e pensiamo che possa lottare fino alla fine per il titolo e magari proprio con l’Inter che lo segue in classifica ad un solo punto. Contro il Venezia i nerazzurri non hanno fatto la loro migliore partita, specialmente Thuram stranamente sciupone nell’occasione. Una vittoria faticata anche se meritata dove si rivede Calhanoglu a far rodaggio per la Champions e Lautaro che segna il gol della vittoria dando continuità alle ultime prestazioni. Filotto vittorioso della Fiorentina, iniziato con il 2-1 inflitto al Milan, al Franchi, per finire con lo 0-1 con il quale la squadra Toscana batteva il Toro allo stadio Olimpico grande Torino. Il lavoro di Palladino, iniziato in sordina, sta dando i suoi frutti tant’è che la squadra, oltre a palesare qualità nelle giocate, ha raggiunto il terzo posto della classifica in parità con l’Atalanta e pone questo giovane mister tra i migliori del torneo. Mentre dopo la sconfitta, subita a S.Siro dal Napoli, il Milan si rianima vincendo a Monza 0-1, mentre la Juventus, reduce dal pareggio interno con il Parma, andava a prendersi i tre punti al Bluenergy battendo l’Udinese, 0-2, entrambe nel tentativo di risalire i gradini della classifica".
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