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Modugno smonta il Napoli di Conte: “L’inizio di stagione positivo è stato illusorio”

Modugno smonta il Napoli di Conte: “L’inizio di stagione positivo è stato illusorio” - immagine 1
Il giornalista di Sky Sport senza freni riguardo l'organico a disposizione del tecnico salentino
Alex Iozzi

Francesco Modugno, giornalista presso Sky Sport, è intervenuto ai microfoni di Televomero, durante la trasmissione "Il bello del Calcio", trattando, mediante le seguenti dichiarazioni, alcune tematiche relative al presente - ed all'imminente futuro - della Società Sportiva Calcio Napoli targata (sul campo) "Antonio Conte".

"Conte non può pensare di scappare in alto e rendersi irraggiungibile", le parole di Modugno a Televomero

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Parole di Conte nel post-partita di Napoli-Lazio? La strada è questa, io però direi anche che questa è la dimensione propria del Napoli. La dimensione attuale è quella più corrispondente a quello che è il momento, al percorso iniziato dagli azzurri e agli obiettivi di inizio anno. L’avvio di stagione così straordinariamente positivo e promettente è stato anche illusorio, molti hanno pensato che ci si potesse permettere molto di più: comandare il campionato con una grandezza e una continuità che non può essere propria di questa squadra. Ci sono sicuramente dei valori e l’organico è vario e forte, ma non può consentire a Conte di scappare in alto e rendersi irraggiungibile. Ci sono 5/6 squadre destinate a restare nelle prime posizioni e l’obiettivo dev'essere quello di trovarsi in quelle zone in primavera, per poi provare a piazzare un allungo.


Napoli sopravvalutato? Che l’abbia fatto il tifoso ci sta, perché ragiona di pancia ed è legittimato a sognare e crearsi aspettative. Che l’abbiano fatto le avversarie ci sta ancora di più, perché può essere un modo per aumentare le pressioni e togliersi da dosso delle attenzioni. Che l’abbiano fatto persone che commentano il Napoli lo comprendo meno, perché personalmente alla rosa azzurra io riconosco grandi qualità, ma anche dei limiti oggettivi: ci sono gli undici titolari, più altri 3/4 calciatori, poi il resto della squadra ha dei valori diversi rispetto ai calciatori usualmente schierati. Il Napoli non si può dire che abbia due squadre”.