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NAPLES, ITALY - FEBRUARY 17: Giovanni Di Lorenzo of SSC Napoli shows his disappointment during the Serie A TIM match between SSC Napoli and Genoa CFC - Serie A TIM at Stadio Diego Armando Maradona on February 17, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il giornalista di Sky, Francesco Modugno, si è espresso ai microfoni di Radio Marte commentando la questione del rinnovo di Di Lorenzo.
“Credo che il caso Di Lorenzo sia una delle prime questioni che Conte dovrà affrontare perché è una questione aperta per la quale, in questo momento, ci sono due posizioni che mi sembrano molto ferme. Quella della proprietà e dell'allenatore, per i quali Di Lorenzo è intoccabile, gli è riconosciuta una centralità assoluta nelle dinamiche dello spogliatoio in quanto capitano, leader e ancor più in campo considerandone quello che è il valore, uno dei migliori interpreti del ruolo in Europa. Dall'altro lato c'è il calciatore che resta turbato, inquieto, con un certo malessere che è stato più che manifestato attraverso il suo procuratore. Forse il tempo, il buon senso, il dialogo, la personalità di Conte possono aiutare Di Lorenzo a ritrovare la strada smarrita. Penso che Conte saprà interpretare la passione, il sentimento, l'identità del popolo napoletano e del tifoso del Napoli. Col suo stile, il suo carisma, il suo modo di essere e di fare. Io l'ho trovato sempre lo stesso, quando era alla Juventus, all'Inter, al Chelsea e sarà così anche a Napoli. E sono certo che il napoletano sarà fiero e orgoglioso di vedere un uomo così forte alla guida del Napoli. In questo momento al centro dell'attenzione ci sia il lato temperamentale di Conte. Vorrei ricordare, però, che lui è anche un grande allenatore, un grande uomo di campo. Le squadre di Conte sono fortemente riconoscibili per i principi di gioco: grande organizzazione, grande solidità, un calcio verticale che sa entusiasmare e che sa anche essere spettacolare, che è vincente. E credo che Conte consideri questa squadra già molto forte. Va sicuramente aggiustata, valorizzata. E tra le missioni che si è dato Conte c'è il recupero di molti calciatori, recupero che è quasi più importante del mercato. Credo che la prossima stagione, non giocando le coppe, ci abitueremo nuovamente ai titolarissimi. Perché giocando solo ogni 7 giorni finisci col mettere in campo, più o meno, sempre la stessa squadra. Per 9-10/11. quindi se ragioniamo sulla squadra titolare io più di 2-3 nomi nuovi non me li aspetto”.
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