Affrontare il Real Madrid è come affrontare Djokovic, ovvero il numero 1?
"Certo, è proprio quello. È affascinante, sappiamo di dover fare bene perché sennò sono dolori. Queste sfide, ripeto, sono affascinanti pure per un allenatore che ha 23 anni di carriera, hai un'adrenalina diversa e ti piace confrontarti con il top del calcio mondiale".
Serve un Napoli alla Sinner versione Coppa Davis?
"Sì, meglio ancora (ride, ndr)".
Che cosa vuole vedere domani?
"Vorrei vedere i progressi che abbiamo fatto a Bergamo. Chiaro, c'è il valore dell'avversario da non trascurare, ma se questi ragazzi torneranno a fare le cose come le hanno fatte anno scorso qualcosa di buono lo faranno anche contro squadre top, come del resto hanno già fatto".
Osimhen sarà titolare?
"Di sicuro non ha 90 minuti, deve arrivarci piano, piano. Vedremo se aumenterò il minutaggio rispetto a Bergamo, non deve farsi male perché è un giocatore fondamentale per noi. Vedremo se partirà dall'inizio o entrerà a gara in corso".
Si accontenterebbe di un pari?
"Non mi faccia queste domande. Come ho sempre fatto in carriera, cerco di preparare i miei giocatori per fare il massimo, quale sarà il massimo lo vedremo domani".
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