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interviste

Mazzarri, l’ex compagno: “È un motivatore incredibile, ma non deve snaturarsi”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio Crc è intervenuto Costanzo Celestini, ex Napoli e compagno di Mazzarri all’Acireale

A Radio Crc è intervenuto Costanzo Celestini, ex Napoli e compagno di Mazzarri all’Acireale: “Sarebbe stato bello avere il Var quando giocavo anche perché avreste evitato di chiamarmi “il cascatore”! Mazzarri è un grande professionista, lo era anche da calciatore. È sempre stato introverso e silenzioso, ma era il numero 1 in allenamento. E anche come calciatore era bravo, giocava bene a calcio, io picchiavo un po' di più. È un motivatore incredibile, ma mi ha sorpreso perché quel suo essere così silenzioso non pensavo potesse portarlo ad essere un grandissimo allenatore. Mi fa piacere che sia ritornato a Napoli. Lui fa molto leva sul fattore umano e credo che nel parlare con i ragazzi riesca a fargli dare quel qualcosa in più. Non deve commettere l’errore di snaturarsi: sento sempre dire che il Napoli deve giocare come Spalletti, ma se si voleva quello non bisognava lasciar andare via Spalletti. Mazzarri si è espresso al meglio con un certo modulo per cui deve far venire fuori la sua anima, ma anche la sua tattica.

È più semplice subentrare a Garcia che a Spalletti. Allenare una squadra che ha vinto il tricolore è difficilissimo. Trovare le motivazioni dovrebbe essere semplice perché quando vinci lo scudetto tutti vogliono batterti: l’errore principale del Napoli è stato quello di smantellare tutto perché il Napoli era un unico blocco e si poteva aprire un ciclo e invece si è frantumato tutto e adesso è come mettere pezze su un vestito nuovo. Garcia venendo a Napoli ha accettato un rischio enorme perché venire dopo Spalletti sarebbe stato difficile per chiunque. Per Mazzarri è l’occasione migliore perché rientra in gioco, deve ricostruire. L’abilità di De Laurentiis doveva essere quella di trattenere Spalletti e non perdere tutto l’entourage. Era stato così bravo nel creare una squadra vincente, ma lo è stato altrettanto per distruggerla in poco tempo. Si era creata una situazione di sinergia pazzesca, poi qualcosa è accaduto. Non è vero che Spalletti voleva stare fermo un anno, ai tifosi poi vengono raccontate mezze verità". 



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