Sul suo rapporto con Mario Rui: "È più facile che io e Mario Rui cambiamo moglie più che si incrini il nostro rapporto. Questo per certificare la solidità umana e professionale del nostro rapporto. Basta che la società lo lasci parlare alla stampa per confermarlo. Ci tengo a sottolinearlo perché si tratta di un ragazzo sano con grandi principi. Anche al ragazzo ha dato enorme fastidio immaginare che si possa esser messo contro il suo agente".
Sulla gestione del calciatore e sui vuoti dirigenziali del Napoli: "Sono rimasto profondamente deluso dal direttore Mauro Meluso. In questa storia ha svolto un lavoro non positivo. Se tu, al mattino, chiami un mio giocatore e gli chiedi di andare a chiarire con il suo allenatore e Mario Rui, il primo del gruppo che vuol lavorare serenamente, va a colloquio con l’allenatore e chiarisce alcuni aspetti, dopo devi esser sicuro che la questione non debba avere strascichi. Perché se poi il tuo allenatore va in conferenza e non chiude il caso, ma apre una polemica toccando nel personale l’agente del calciatore, mi spiace dirlo ma vuol dire che da ds non hai mai avuto il controllo della situazione o ti è sfuggita di mano. Infatti, dopo la conferenza di Garcia, ho chiamato Meluso e mi ha spiegato che Mario Rui mai ha detto quelle parole".
Su un possibile colloquio con Garcia: "Non mi interessa parlare con Garcia. La vicenda finisce qua. Spero di esser stato chiaro e di aver specificato come Garcia ha montato il caso. Lui deve fare il suo lavoro ed io faccio il mio. Ribadisco: non voglio nessun confronto. Gli risponderò sempre se dovesse nuovamente entrare in argomenti che non gli competono come quelli di entrare nelle vicende personali che mi legano ai miei assistiti".
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