La vittoria del Napoli martedì sera non è stata mai in discussione, si è subito visto che la squadra era superiore al Milan per caratura tecnico-tattica ed anche per voglia di vincere, non ho mai avuto dubbi che gli azzurri vincessero. Più che al campionato, il successo di Milano dà un ulteriore segnale di autostima alla squadra, queste partite danno sempre stimoli positivi già pareggiandole, figuriamoci quando le si vince con merito.
Conte tiene sempre alta la tensione, i cali di concentrazione dopo i risultati con le grandi sono tipici di squadre che non vinceranno mai: se il Napoli li eviterà, come ha fatto nelle prime gare di questa stagione, non avrà problemi. Ripeto: quest’anno il Napoli può essere l’outsider per lo scudetto.
Io filo conduttore del Napoli di Maradona e di questo? Sono orgoglioso di aver vinto il primo scudetto con Ferlaino, il primo amore non si scorda mai. Ritengo, comunque, che nei miei cinque anni di lavoro infaticabile abbia posto le fondamenta per lo scudetto arrivato qualche anno dopo.
Quanto manca Diego al calcio? Il calcio senza di lui è monco, la curiosità che lui destava anche nelle squadre che non l’hanno avuto e nei tifosi di tutto il mondo era uno spot per la bellezza di questo sport. L’ho conosciuto come uomo e amico, ho tutt’ora una grande tristezza nel non potergli più fare gli auguri, come facevo in passato anche se con un semplice messaggio al cellulare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA