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interviste

Marino: “La sconfitta contro il Verona ha permesso a Conte di capire una cosa”

Marino de laurentiis
L'ex DG del Napoli è intervenuto a Vikonos Web Radio/Tv
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Pierpaolo Marino, ex DG del Napoli, è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il primo posto del Napoli? Inatteso per chi non aveva letto bene i cambiamenti della rosa, della guida tecnica, io me l’aspettavo assolutamente. Non mi meraviglia il primato, ciò che non mi aspettavo invece è il distacco sull’Inter, che resta la favorita ma non è che vincono sempre le favorite, anzi. Il Napoli può essere un autorevole outsider, non avendo le coppe europee può gestire le sue risorse con serenità.

Verona? Diciamo che il Napoli doveva partire con un -3 in campionato, l’ha recuperato però il fatto positivo è che quella partita la possiamo paragonare ad una radiografia che ha permesso a Conte di capire quale sia stata la malattia dell’anno precedente, un medico così preparato è intervenuto al meglio.


I numeri? Al di là dei gol fatti, la differenza reti è importante, il Napoli ha la migliore del campionato ed è questo che testimonia la grande solidità della squadra, che grazie alle cure di Conte nel suo work in progress continuerà a migliorare almeno fino a dicembre, gennaio e non mi riferisco al calciomercato.

Il Napoli ha un paio di ruoli in cui nella competitività può migliorare, ma in ogni caso fino a dicembre inoltrato si completerà il processo tattico e fisico di Conte che necessita di tempo. Il Napoli è al 40, 50% delle sue possibilità e Antonio sta lavorando su più progetti tattici che adotta durante la partita. I giocatori migliorano con lui, penso a Politano che fa il quinto di difesa e l’ala d’attacco, come a San Siro, assimilerà al meglio il ruolo e sarà ancora più determinante.

La vittoria del Napoli martedì sera non è stata mai in discussione, si è subito visto che la squadra era superiore al Milan per caratura tecnico-tattica ed anche per voglia di vincere, non ho mai avuto dubbi che gli azzurri vincessero. Più che al campionato, il successo di Milano dà un ulteriore segnale di autostima alla squadra, queste partite danno sempre stimoli positivi già pareggiandole, figuriamoci quando le si vince con merito.

Conte tiene sempre alta la tensione, i cali di concentrazione dopo i risultati con le grandi sono tipici di squadre che non vinceranno mai: se il Napoli li eviterà, come ha fatto nelle prime gare di questa stagione, non avrà problemi. Ripeto: quest’anno il Napoli può essere l’outsider per lo scudetto.

Io filo conduttore del Napoli di Maradona e di questo? Sono orgoglioso di aver vinto il primo scudetto con Ferlaino, il primo amore non si scorda mai. Ritengo, comunque, che nei miei cinque anni di lavoro infaticabile abbia posto le fondamenta per lo scudetto arrivato qualche anno dopo.

Quanto manca Diego al calcio? Il calcio senza di lui è monco, la curiosità che lui destava anche nelle squadre che non l’hanno avuto e nei tifosi di tutto il mondo era uno spot per la bellezza di questo sport. L’ho conosciuto come uomo e amico, ho tutt’ora una grande tristezza nel non potergli più fare gli auguri, come facevo in passato anche se con un semplice messaggio al cellulare”.