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UDINE, ITALY - OCTOBER 09: Pierpaolo Marino, Sporting Director of Udinese Calcio, looks on prior to kick off of the Serie A match between Udinese Calcio and Atalanta BC at Dacia Arena on October 09, 2022 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
A distanza di qualche giorno dalle celebrazioni per i 20 anni di Aurelio De Laurentiis alla presidenza del Napoli, è intervenuto il dirigente sportivo Pierpaolo Marino, che lo conosce molto bene, avendoci lavorato dal 2004, anno dell'acquisto del club da parte dell'imprenditore romano, al 2009. Lo ha fatto, rilasciando un'interessante intervista al Mattino.
"Aurelio De Laurentiis è un imprenditore che viene da un'azienda tutt'altro che tipica come il cinema, ma è entrato nel calcio totalmente a digiuno dei concetti più elementari. In quei 5 anni vissuti insieme siamo passati dalla serie C alla serie A e l'ho orientato molto. Diciamo così: sono stato molto generoso. Ho scoperto un uomo arguto e attento. Ha avuto l'intuizione di come poter espandere il calcio ai diritti di ogni genere: dalla tv a quelli di immagine. Ha imparato in fretta il meccanismo basilare del calcio: equilibrio finanziario e sostenibilità. Sono queste le capacità attraverso le quali il suo Napoli è diventato un esempio. Il modello si regge su delle buone intuizioni di mercato e buona gestione del marketing. Sono i due fattori che ogni anno permettono di aumentare il fatturato del club. Modello da seguire? Assolutamente sì. E in effetti in serie A non è nemmeno l'unico esempio. Segreto di De Laurentiis? Non ha mai fatto il passo più lungo della gamba. È stato aiutato dal fatto che non è arrivato come appassionato o tifoso. Questo gli ha permesso di mantenere la freddezza dell'imprenditore e rispettare certe regole fondamentali per le aziende tipiche: equilibrio di gestione, costi che non devono superare i ricavi. Ammetto che qualche trattativa è saltata per i diritti di immagine ma al 99% riuscivo a farli accettare. D'altra parte tra i procuratori c'era un passaparola importante: sapevano cosa significava arrivare a Napoli e le prospettive che si aprivano per i loro assistiti. Sul mercato? Non si possono che fare i complimenti al presidente e al club per come hanno ristrutturato la squadra. Certo, l'operazione Osimhen poteva essere gestita prima e meglio, ma ciò nonostante sono sicuro che gli azzurri daranno fastidio all'Inter".
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