A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Marcolin, cronista Dazn ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista.


interviste
Marcolin: “Vi svelo come il Napoli può tornare competitivo. Su Conte…”
Marcolin: "VAR? Ho visto Inter-Fiorentina, vi spiego qual è il problema..."
—"Ho visto anche Inter-Fiorentina, e il problema sono gli errori e l'interpretazione, che facciamo fatica a capire. È vero che ci sono i mezzi tecnologici, ma se non vengono usati correttamente o se lasciamo tutta la decisione all'arbitro, allora torniamo indietro. Questo episodio ne è un esempio, ma potrei citarne altri due o tre. Ad esempio, il fallo di mano di Gatti contro il Como. Sono tutte situazioni che, invece di farci progredire, ci riportano indietro. Stiamo tornando un passo indietro nel miglioramento del sistema arbitrale. Secondo me, bisognerebbe fermarsi un attimo e rivedere il protocollo VAR, per poi ripartire con delle prerogative diverse. La possibilità di chiamata da parte delle squadre potrebbe essere una soluzione giusta. Se un club si sente danneggiato, dovrebbe poter chiedere una revisione. Prendiamo l'episodio di Inter-Fiorentina: se la Fiorentina avesse avuto la possibilità di chiamare il VAR, il risultato sarebbe stato diverso. Dobbiamo migliorare ancora in questo senso. Poi, ovviamente, pensiamo al calcio giocato e cerchiamo di soffermarci su aspetti tecnici e tattici più che sulle polemiche arbitrali."
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Marcolin: "Per tornare competitivo, il Napoli deve ritrovare il gioco e la mentalità di Bergamo"
—"Chi prima, chi dopo, arriva sempre il momento in cui si rallenta e si perdono punti per strada. Su Lazio-Napoli? Per quanto riguarda il Napoli, più che un calo fisiologico, credo si tratti di una questione di gestione della pressione. Penso all’epoca di Spalletti: quando il Napoli andava in vantaggio, gestiva il possesso palla e manteneva sempre lo stesso livello di concentrazione. Oggi, invece, quando va in vantaggio sembra voler continuare ad attaccare e questa strategia potrebbe essere da rivedere. La Lazio, invece, ha beneficiato del turnover, soprattutto in Europa, e ora ha ritrovato freschezza. Il turnover è stato una risorsa per loro, anche in Coppa Italia, e oggi arrivano da tre vittorie di fila. Il Napoli, per tornare competitivo, deve ritrovare il gioco e la mentalità vista a Bergamo, in casa con la Juventus o a Firenze. Quando gioca con quella intensità, è quasi imbattibile."
Marcolin: "L'atteggiamento di Conte è giusto per proteggere la squadra"
—"Credo che il mantra di Conte 'fidatevi, vedremo' sia una strategia per distogliere l'attenzione. Fino a dieci giorni fa tutti parlavano del Napoli come squadra da scudetto, poi sono arrivati due pareggi e sono iniziate le critiche. Ma è normale avere momenti di difficoltà: l’Inter ha perso 3-0 a Firenze, nessuno può vincere tutte le partite. La pressione si è sentita, ad esempio, nel secondo tempo contro la Roma o quando il Napoli è stato rimontato dall’Udinese. L’atteggiamento di Conte è quello giusto per proteggere la squadra, anche se in cuor suo sono convinto che lui punti sempre al massimo, senza accontentarsi."
Marcolin: "Mercato? Garnacho avrebbe stravolto gli equilibri! Su Kvaratskhelia..."
—“Mercato? Dipende dalle necessità. Ci sono squadre che hanno dovuto intervenire con forza, come il Milan, che ha fatto due sessioni di mercato importanti. Anche la Fiorentina ha dovuto inserire diversi nuovi giocatori. Il Napoli, invece, ha scelto di non stravolgere la rosa. Magari serviva un solo giocatore di qualità in più, per sostituire Kvaratskhelia, ma Conte ha probabilmente preferito aspettare, pensando che per queste 14 partite restanti potesse bastare ciò che aveva. Se un giocatore come Garnacho fosse arrivato, magari avrebbe rappresentato un’alternativa importante, ma avrebbe anche sconvolto gli equilibri. La squadra può comunque reggere fino a fine stagione con l'organico attuale."
Marcolin: "Cambio modulo? Vi svelo come il Napoli può contrastare Zaccagni"
—"Il Napoli ha una sua identità consolidata con il 4-3-3, che è stata la base degli ultimi sette-otto anni. Non vedo la necessità di cambiare modulo, anche perché la squadra è prima in classifica con questo assetto. L’unico dubbio potrebbe essere sulla fascia sinistra, dove i terzini titolari sono fuori. In quel caso, si potrebbe pensare a una soluzione alternativa, magari con Juan Jesus o Buongiorno per contrastare Zaccagni su quel lato. Ma il 4-3-3 resta il punto di riferimento tattico della squadra. Il Napoli ha già assimilato questo sistema e cambiarlo senza una reale necessità potrebbe essere controproducente."
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