“Se vai a vedere il lavoro fatto da Manna alla Juventus, prendendo Yildiz, Fagioli, Dragusin, si capisce che c’è stato un rifornimento importante per la prima squadra. Anche Giuntoli, quando è arrivato al Napoli, era un Manna del tempo. Giovanni è un uomo di campo che può garantirti un percorso di crescita con giovani da valorizzare nella prima squadra. Potrebbe essere un Napoli che cambia pelle, anche se molto dipenderà dal prossimo tecnico. Manna, però, può garantire lavoro di campo, cambiamento”.
Igor Tudor ha cambio la Lazio in pochissime gare. Cosa avrebbe potuto dare al Napoli?
“Alla Lazio è partito giocando a quattro. Questo fa capire i pregiudizi sul sistema di gioco che in molti abbiamo avuto. È una persona con delle idee chiare, con una esperienza notevole maturata anche a Marsiglia, un ambiente difficile. Poteva essere l’uomo giusto per sterzare, ma credo che De Laurentiis si sia preso un anno per decidere. Il nome più vicino è Italiano, ma non escluderei Conte, anche se il problema principale è il rapporto con il presidente”.
Crede possa essere difficile il salto dalla panchina della Fiorentina a quella del Napoli?
“Conosco entrambi gli ambienti. Italiano, a mio avviso, dopo tre anni a Firenze è pronto per il Napoli. Alla Fiorentina, così come in azzurro, si pretende molto. Vincenzo ha dimostrato di essere un allenatore di personalità, che garantisce qualità di gioco, soprattutto in fase offensiva. A Napoli, d’altronde, devi sempre giocare per vincere”.
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