A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto l'ex calciatore e opinionista DAZN Dario Marcolin sull'andamento degli azzurri, trattando nello specifico diversi componenti dell'organico della rosa messa a disposizione di mister Spalletti.
interviste
Marcolin: “Il Napoli oggi ha numeri da City e Bayern. Su Di Lorenzo…”
Marcolin: "Di Lorenzo è un simbolo, è un professionista. Lo reputo un militare del Napoli. La rosa è a immagine e somiglianza del suo allenatore"
Di seguito le parole dell'ex Napoli ed opinionista DAZN Dario Marcolin a Radio Napoli Centrale:
"Nel 2004-05 ho indossato la fascia da capitano, un Napoli che andava verso la fine, poi per fortuna c’è stata la risalita con De Laurentiis. Noi eravamo in ritiro, lo siamo stati per 15 giorni inutilmente, ma col senno di poi è stato meglio così".
Sulla lotta scudetto
"È un Napoli spettacolare quest’anno perché sta portando in alto il suo nome in Serie A e all’estero. La notizia positiva è che si dice sempre che Spalletti ha degli inizi di campionato importanti e questo campionato vede due ripartenze. Tutto questo fa pensare che la qualità del Napoli può durare a lungo".
Sul percorso del Napoli
"Oggi ha il numero del Manchester City e Bayern Monaco, squadre che arrivano in fondo alla Champions. Si può pensare ad un finale di campionato straordinario, in Italia e in Europa se continua così. Lobotka e Kvara sono giocatori straordinari, Osimhen, Raspadori e Simeone hanno caratteristiche diverse e Spalletti può utilizzarli a seconda di chi ha di fronte. C’è un dato di fatto importante: sono cambiati i giocatori in attacco, ma il risultato è sempre stato lo stesso. Posso pensare che questa sia finalmente la squadra di Spalletti, l’ha detto lui stesso che questa è diventata una squadra verticale, quella dell’anno scorso era mista con del fraseggio. Oggi il Napoli segna perché vive e gioca costantemente nell’aria degli avversari".
Sull'assenza di Anguissa
"È un valore difficile da sostituire. Ho letto che potrebbe farcela con la Roma, il toto sostituto potrebbe essere tra Ndombele, Elmas e Demme con il primo più accreditato. Manca da due partite ed il Napoli ha preso 4 gol, è un giocatore che dà una fisicità che negli altri anni mancava, soprattutto a centrocampo. In Champions, questo Napoli è riuscito a fare gli stessi gol del Bayern Monaco. Ci sono giocatori che sono insostituibili in questa squadra, penso a Zielinski, Di Lorenzo che definisco un ‘militare’".
Sulla sfida con la Roma
"La Roma è una squadra che in queste 10 giornate ha fatto 7 vittorie, giocando molto sulle posizioni. Difficile trovare un cambio modulo o atteggiamento, ma può esserci un raddoppio su Kvara, su Lobotka, sugli inserimenti di Zielinski. Il Napoli dovrà trovare un equilibrio. La Roma è una squadra che capitalizza molto, molto pratica. Se il Napoli trova solidità difensiva avrà più qualità rispetto alla Roma".
Sulla serenità del gruppo
"Questo è un gruppo giovane che può arrivare lontano. Gli incastri tra giocatori e allenatori sono perfetti. Di Lorenzo è il simbolo, un grande professionista, con grande professionalità. Costruire un ciclo parte anche attraverso un uomo. Zielinski è un giocatore che ha capito che ha un ciclo da poter scrivere a Napoli e sarebbe straordinario".
Sulle critiche a Meret
"Non esiste un portiere che non fa errori. In questo momento Meret ha solo “aggiunto” punti in alcune partite con grandi parate. Il rendimento è ancora super buono, in due mesi e mezzo è stato un portiere solido e può succedere un errore. Sul gol del Bologna voleva bloccare la palla, ma è stato un po’ colpa del campo bagnato e della visibilità della sera. Sono tutte esperienze che lui fa, mi dà una garanzia di solidità difensiva".
Sulla carriera a Napoli
"Ai miei compagni di squadra dicevo sempre che noi stavamo al Napoli come stavano i giocatori del Real Madrid al Real Madrid, avevamo la stessa percezione. Venivamo come giocatori fantastici, sempre in prima pagina sui giornali, 60.000 allo stadio, chi viene a Napoli ritaglia una fortuna per la vita calcistica e fuori".
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