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BARCELONA, SPAIN - MARCH 12: Victor Osimhen of SSC Napoli warms up prior to the UEFA Champions League 2023/24 round of 16 second leg match between FC Barcelona and SSC Napoli at Estadi Olimpic Lluis Companys on March 12, 2024 in Barcelona, Spain. (Photo by Alex Caparros/Getty Images)
Luca Marchetti, giornalista presso Sky Sport, è intervenuto sulle frequenze di Radio Marte esprimendo la propria opinione riguardo la vicenda che ha visto protagonisti Francesco Acerbi e Juan Jesus e, soprattutto, in merito a ciò che il futuro ha in serbo per la carriera di Victor Osimhen.
Di seguito quanto dichiarato:
“Credo che la sentenza su Acerbi-Juan Jesus sia stata un'occasione persa per dare uno schiaffo al razzismo. Perché a livello normativo, legale, parola contro parola non si può mai dare una sentenza definitiva. Ma al di là delle necessità regolamentari, burocratiche, amministrative, procedurali, forse si poteva dare almeno a livello mediatico una risposta diversa anche da parte delle istituzioni. Perché, come hanno detto in tanti, sembra che alla fine non si sia potuto credere a quello che ha detto JJ. E, invece, credo che per la credibilità del personaggio, quello che lui dice non possa essere messo in discussione. Quello che manca è la trasparenza rispetto alla presa di posizione di Acerbi. Noi non sappiamo, se non per riferito, qual è stato il punto di vista di Acerbi. Così si lascia spazio a molti equivoci e zone grigie che non fanno il bene della vicenda e che sicuramente non hanno dato il calcio al razzismo nella giornata contro il razzismo. Rinunciare alla giornata dei messaggi contro il razzismo, come farà il Napoli, può essere provocatorio, ma l'importante è organizzare qualcosa e non ci si dimentichi di fare appunto qualcosa.
Per arrivare al quinto posto il Napoli dovrebbe fare sette vittorie, un pareggio ed una sconfitta e mi sembra chiedere tanto a questo Napoli. Sarebbe un cambio di marcia repentino che non credo possa fare. La possibilità è che si abbassi la quota del 5 posto e che il Napoli possa fare qualche punto in meno. La partita di sabato è importante anche per l'Atalanta, oltre che per il Napoli. Perché, se non ricordo male, è l'ultimo scontro diretto per la squadra di Gasperini. Per me sarà una partita molto difficile per il Napoli, anche perché l'Atalanta è una squadra che non ti fa respirare, cerca di soffocarti all'inizio, sa interpretare le partite in maniera diversa l'una dall'altra, ma anche all'interno della stessa gara e quindi non sai che partita aspettarti. Si arriva dopo la sosta delle Nazionali e tante disposizioni ai giocatori non le hai potute dare. E sia l'Atalanta che il Napoli di giocatori nazionali ne hanno tanti.
Secondo me è improbabile che Osimhen rimanga a Napoli, ma non lo escludo. È improbabile soprattutto per un discorso di stipendio. Immagino che squadre interessate al calciatore ce ne siano per forza perché di attaccanti importanti non ce ne sono molti e il nigeriano ha dimostrato di saper reggere l'urto anche con le competizioni più importanti. Quanto possa valere dipende dal gioco delle parti. Se De Laurentiis decide di non scendere sotto i famosissimi 120 milioni, veramente rischia di tenerselo. Se una società è realmente interessata a prendere Osimhen e sa che il Napoli difficilmente può pagare uno stipendio di 10mln offre 110 o 120mln? Ecco perché è importante il gioco delle parti o delle trattative. Io credo che oggi Osimhen possa valere intorno ai 100mln; sono poche le squadre che possono permetterselo ma queste squadre di un attaccante potrebbero averne bisogno. Parlo del Chelsea, del PSG e potrebbe esserci qualche altra squadra a sorpresa”.
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