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interviste

Carmando: “Maradona? Lui ci sta ascoltando. Vi racconto un aneddoto su Cannavaro…”

Enrico Esposito

Le parole dello storico massaggiatore ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Salvatore Carmando, storico massaggiatore del Napoli e di Diego Armando Maradona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso del programma Radio Goal.

Carmando su Maradona

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Mazzarri? Darà una scolta, spero si vada avanti facendo qualche risultato importante. La monetina che colpì Alemao a Bergamo? Ferlaino si preoccupò molto, ma fecero un sacco di casino quando in realtà fu una cosa normale. Alemao è un grande uomo ed era un grandissimo calciatore. Domani saranno tre anni senza Diego, sono convinto che lui ci stia ascoltando. Non è facile dimenticare Diego che ha dato tante cose a Napoli, aiutava tante persone, è la persona più buona che abbia mai conosciuto. Peccato non ci sia più. Centro Paradiso? Mi vengono i brividi a pensare al Centro Paradiso. La vasca di Diego? Prima che giocassimo contro la Juve mi venne a svegliare alle 6 di mattina chiedendomi un massaggio. Mi disse ‘stasera vinciamo 1 a 0’ e così fu, fece quel grande goal a Tacconi. Sono contento per Tacconi, una persona eccezionale, prima o poi torneremo a vedere le partite insieme. Fabio Cannavaro è un ragazzo molto intelligente. Vi racconto un aneddoto su Cannavaro, lui fu ceduto all’Acireale, ma invece io e Tonino Albano andammo da Lippi e dicemmo: ‘Non possiamo cedere questo ragazzo, è fortissimo’. Così Lippi scelse di tenerlo e restò con noi. Io voglio bene a tutta la sua famiglia, domenica scorsa ho incontrato Fabio e Paolo e mi rende felice vederli. Il bacio di Diego? Mamma mia, mi diceva ‘Grazie a Dio’ quando mi baciava. Gli scherzi che mi facevano? Calaiò era il primo, ma ricordo che una volta Di Fusco e Taglialatela si misero di nascosto sotto al letto e facevano finta ci fosse il terremoto muovendo il letto. Maradona, a Messico ’86, sapeva di vincere il Mondiale e disse che avrebbe vinto anche lo scudetto col Napoli e così accadde. Se Diego avesse vissuto a Napoli non sarebbe morto, qui ci sono grandi medici che l’avrebbero aiutato. La vittoria della Coppa UEFA? Ricordo le risate che ci facemmo quando vincemmo, ricordo che bordello. Piangevamo tutti, fu bellissimo. Stavamo sempre insieme con Bagni, Renica e Giordano”.



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