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interviste
TURIN, ITALY - JANUARY 22: Gaetano Manfredi attends the inauguration of the Academic year 2019 - 2020 at the Politecnico di Torino on January 22, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Filippo Alfero/Getty Images for Polito/Politecnico di Torino)
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della RAI alla trasmissione 90esimo minuto in vista della festa scudetto e sul momento degli azzurri. A seguire le sue principali parole.
"Sarà una grande festa popolare in ogni area della città, gestita nel massimo dalla sicurezza e partecipazione. Ci saranno tanti artisti, tifosi, uomini di cultura. E l'idea è di avere anche collegamenti internazionali perché deve essere una festa globale e i tifosi del Napoli sono ovunque a livello mondiale. Penso che ci saranno centinaia di migliaia di persone ma non dobbiamo avere paura della folla. Serve grande responsabilità da parte dei napoletani, stiamo discutendo con tutte le istituzioni per la parte organizzativa. Metteremo insieme responsabilità e organizzazione, sarà una festa bellissima. Invitiamo tutti a Napoli, per festeggiare con grande felicità e serenità".
"La gente di Napoli è molto appassionata al calcio, sport che unisce tutte le fasce della città. Da quelle popolari a quelle borghesi, si respira un clima stupendo in città. Si respira calcio sempre. E tra l'altro è anche un grande messaggio di rinnovamento nel calcio, in un momento in cui si investe tanto con i fondi stranieri, di grandi risorse finanziare che quasi rendono impossibile il sogno che tutti abbiamo da bambini, a Napoli si vince diversamente. Viene interpretato il vero calcio, che è un fenomeno popolare. Mi auguro che questo spirito si trasferisca a tutto il movimento. Scudetto o Champions? Il primo ormai è acquisito, quindi direi la seconda. Sono juventino? Adesso penso solo alla città e tifo solo per il Napoli".
"C'erano state forti incomprensioni, ma il confronto con il presidente e le istituzioni cittadine ci ha portato al dialogo. Il rispetto delle regole è una cosa sacrosanta e deve valere per ogni tifoso. Dall'altra parte, l'amore per la squadra deve portarci ad una forte unità. Grazie al dialogo c'è stato un ritorno a quell'amore di cui tutta la città aveva bisogno, tutti volevano uno stadio unito. Ho lavorato con De Laurentiis al fine che tutto si ricomponesse, rappresentando in prima persona il sentimento cittadino per fare in modo che tutto si ricomponesse con quello spirito di grande gioia che da sempre contraddistingue il popolo napoletano. Questa deve essere un pace duratura perché tutti i tifosi del tifo organizzato devono rispettare le regole di convivenza civile e allo stesso tempo vogliono avere un ruolo nel tifo e nelle coreografie. Non bisogna cercare una tregua, questa non è una tregua, ma una pace".
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