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interviste
MILAN, ITALY - JULY 17: Inter Milan player Amantino Mancini controls the ball during the Inter Milan Training Session at Centro Sportivo Angelo Moratti on July 17, 2008 in Milan, Italy. (Photo by Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Amantino Mancini, ex calciatore, soffermandosi su Luciano Spalletti e la sfida tra Napoli e Inter.
Ha visto un Luciano Spalletti cambiato nell’approccio con media e calciatori nella sua avventura a Napoli?
“Vedo un tecnico molto più tranquillo. Luciano ha fatto un lavoro eccezionale a Napoli, riuscendo a raggiungere il traguardo storico del tricolore. L’ho sempre ritenuto il migliore della sua generazione e non posso che dire sia un risultato meritato per quanto dimostrato negli anni. Sono molto felice per lui. Avrebbe potuto raggiungere il successo anche molto prima il successo, proprio alla Roma in quei quattro anni straordinari”.
Nella sfida tra Napoli ed Inter di domenica, quanto inciderà nelle motivazioni di Spalletti il voler sconfiggere la squadra che lo ha esonerato il giorno dopo la morte del fratello?
“Spalletti è un professionista e vorrà vincere la sfida, soprattutto per terminare al meglio questo campionato. Il mister ha la vittoria dentro e non vorrà lasciare nulla al caso. Sarà dura per l’Inter!”
Consiglierebbe a Spalletti di restare in azzurro o di andare via da vincitore?
“Credo che rimarrà. A Napoli ha fatto la storia e gode dell’amore dei tifosi. Luciano ha la possibilità di dare continuità al progetto potendo giovare di una squadra ormai già rodata. Fossi in lui, dunque, resterei in azzurro”.
Chi è l’Amantino Mancini del Napoli?
“Kvaratskhelia! Ha delle doti tecniche davvero importanti, anche se io ero molto più potente del georgiano”.
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