Quest’anno, con la difesa a 3, aveva fatto male, quale potrebbe essere il motivo?
“L’anno scorso con Juric giocava con un difesa a 4. Passare da una difesa a 4 ad una difesa a 3 non è semplice. É tutto diverso, il posizionamento, la marcatura, il modo di stare in campo. Per questo inizialmente aveva fatto un po’ difficoltà. Certo, poi se dovesse imparare a giocare anche a 3, sarebbe davvero completo sotto ogni aspetto più di quanto già non lo sia”.
Rrahmani é passato da una stagione complicata ad essere una garanzia, secondo lei è perché è affiancato da Buongiorno o il motivo è da ricercare nel lavoro di Conte?
“La scorsa stagione la squadra, in generale, ha fatto davvero male. Basti pensare che sono passati dal primo posto al decimo. In queste occasioni tutti vanno messi nel calderone. Quest’anno con la mentalità far ha portato Conte il Napoli è tornato ai suoi massimi livelli. Quindi, per quanto riguarda Rrahmani, certamente ha inciso il lavoro intrapreso con Conte ma anche il supporto di Buongiorno. Adesso Rrahmani é riuscito a trovare la stessa continuità di due anni fa, quando il Napoli vinse lo scudetto, come in generale l’intero Napoli”.
Cosa cambia nella preparazione quando si gioca alle 12.30?
“Nessun giocatore vorrebbe giocare a quest’ora. Significa fare una colazione pranzo. Entrare, appena svegli, nella mentalità della sfida. Non è assolutamente facile giocare alle 12.30. Tuttavia, come lo ha il Napoli il problema, lo ha anche l’Empoli. Poi, tra il giocare alle 12.30 e giocare alle 15.00 non cambia molto”.
Quando si gioca alle 12.30 la squadra inizia a prepararsi già in anticipo?
“Si, si è sempre stato così. Almeno due giorni prima ti prepari già mentalmente e fisicamente. É sempre stato così”.
Su Conte?
“Conte a me è sempre piaciuto, sia come giocatore (io l’ho avuto a fine carriera e già dimostrava la sua leadership), sia come allenatore. Dovunque sia andato é riuscito ad incidere molto positivamente, ad aprire grandi cicli. É uno dei migliori allenatori in circolazione”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA