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interviste
25 Nov 2000: Oscar Magoni of Napoli and Massimo Ambrosini of Milan in action during the match between Milan v Napoli in the Serie A played at the Giuseepe Meazza Stadium, Milan, Italy.+ DIGITAL IMAGE + Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT
A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Oscar Magoni, dirigente sportivo e doppio ex di Napoli e Atalanta, che ha commentato le ultime notizie in casa azzurra.
“Al Bologna Mazzarri era un ragazzo emergente e pieno di entusiasmo e devo dire che ha fatto una grande carriera da allenatore per cui gli faccio tanti complimenti. Mazzarri è arrivato con un contratto di 7 mesi, con qualche giocatore in scadenza e non sarà facile trovare la chiave giusta. L’ambiente Napoli ha subìto un trauma tremendo perché Garcia non si è rivelata una scelta efficace. Mazzarri conosce bene l’ambiente, ma sono passati 10 anni per cui le cose sono cambiate. La situazione è difficile, ha un contratto debole per cui la società deve essere brava a dargli forza agli occhi dello spogliatoio. Con Garcia non c’è stato il giusto feeling sin dall’inizio, tutte le componenti sono mancate in qualcosa, poi il tecnico ha fatto scelte rischiose e le ha pagate. E’ bello sentire che ci sia entusiasmo attorno al ritorno di Mazzarri che si è guadagnato la stima dei napoletani. Questa scelta da fuori mi sembra che abbia un senso, mi auguro che la società aiuti Walter ad essere forte, magari non solo per 7 mesi. Mazzarri ha bisogno di rilanciarsi e i calciatori poi dovranno fare meglio perché il livello si alza.
Si dice che Garcia avrebbe dovuto mantenere la squadra di Spalletti, ma poi si sarebbe detto che avrebbe dovuto essere Garcia e non Spalletti. Io credo che un allenatore moderno debba capire la squadra che ha e mettere i giocatori al posto giusto. E’ un concetto semplice, poi il modulo si decide in base al gruppo. Detto questo, Garcia ha fatto scelte anacronistiche e le ha pagate con l’esonero. Anacronistiche perché alcuni calciatori non li puoi levare, certe sostituzioni non le puoi fare è come se volesse dimostrare che lui poteva gestire il gruppo in un modo diverso da Spalletti. Ha fatto un po' di confusione, peccato perché la squadra è forte. Atalanta-Napoli? Mi schiero dalla parte del bel calcio ed entrambe possono fare un bel calcio, è uno scontro diretto per il quarto posto. L’Atalanta ci arriva meglio perché ha un’identità precisa mentre il Napoli viene da un cambiamento e questo provoca sempre dei traumi”.
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