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interviste

Magoni: “Il Napoli non è favorito, ma ha un vantaggio. Raspadori? Un enigma”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A 1 Station Radio è intervenuto il DS del Renate ed ex calciatore del Napoli

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Magoni, direttore sportivo del Renate ed ex calciatore di Napoli e Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.

Atalanta straripante, cosa manca per la vittoria del campionato?

"Non manca nulla. La squadra è forte negli undici, nei cambi... squadra matura, che ogni anno è riuscita a migliorarsi, la città non pretende nulla, ma perché non provarci. Se non capiterà, pazienza. Non è l'Inter, o la Juve, ma sta dominando dappertutto".

Stesso discorso un po' per il Napoli?

"Ha il vantaggio di giocare solo il campionato, è un nuovo progetto, non è la favorita, ma può sicuramente essere una realtà che potrà avere un ruolo importante in questa stagione. E poi è prima in questo momento, fattore non trascurabile".

Fiorentina e Lazio a dimostrazione che le idee possono più dei soldi? 

"Sì. Stanno facendo benissimo, indubbiamente. Sono due squadre costruite con criterio e lungimiranza. Come l'Atalanta. Quella di Gasperini è una squadra che fanno calcio vero, importante e che può giocarsela a viso aperto su tutti i campi".


Un campionato muscolare quello italiano, ma manca un dribblatore? 

"Innanzitutto dobbiamo dare degli attaccanti all'Italia, come quando c'erano i Totti, Chiesa, i Del Piero, i rifinitori, insomma. Non abbiamo ancora questi elementi importanti. Ma sono ottimista per il futuro".

I dieci sono dunque sfavoriti dal calcio moderno?

"Non credo, faccio l'esempio della Roma, che ha Baldanzi e Pisilli. Ma è comunque difficile trovare elementi costanti e congeniali a quel numero dieci che conosciamo e abbiamo apprezzato negli anni scorsi".

Raspadori in che ruolo la convince maggiormente?

"Un enigma, direi. È una riserva nel Napoli, complice la confusione tattica che lo riguarda. Ma è spesso titolare nell'Italia... Se avesse avuto i ritmi che ha oggi, sicuramente non avrebbe mai trovato posto nella nazionale azzurra dei Totti, Del Piero, Chiesa e compagnia".

Che giudizio dà alle prime partite di Gilmour? 

"Giudizio buono, ha qualità importanti, ha tutto per fare molto bene. Dovrà sfruttare quelle poche partite a disposizione per sostituire al meglio Lobotka. In questa stagione è il sostituto dello slovacco, penso sia stato all'altezza della situazione, anche se mi sembra ingiusto giudicarlo in maniera superficiale per quel poco che abbiamo visto".