Kvaraskhelia è tornato a mostrare tutti i suoi colpi, mentre la stellina Yldiz ha realizzato il suo primo gol in Champions League. Possono essere i loro talenti a decidere questa partita?
“Sono due giocatori che in assoluto possono far fare il salto di qualità alle proprio squadre, soprattutto nei big match. perché possono saltare l’uomo e quindi creare la superiorità numerica in una partita così che può essere anche un po’ bloccata ed equilibrata. La parte difensiva delle due squadre sarà molto accentuata, quindi i calci piazzati e le giocate possono cambiare il corso della gara, ed i colpi dei campioni possono invertire l’equilibrio”.
Nel 2009 tu eri vice di Ciro Ferrara alla Juventus, e quell’anno gli azzurri andarono a vincere a Torino in quell’ormai famoso 2-3. Che ricordi hai di quella partita e se può essere stata quella la svolta della consapevolezza di una piazza che poteva tornare ad essere grande?
“Ricordo benissimo quella partita, io ero al seguito di Ciro Ferrara ed a un certo punto ci trovammo ad affrontare il Napoli. Era un Napoli che veniva dall’esonero di Donadoni ed era passata in mano a Mazzarri. Per quasi un’ora dominammo la gara e andammo avanti 2-0, poi improvvisamente ribaltarono tutto e finì 2-3 per gli azzurri. In qualche modo ci fece girare male la stagione, mentre agli azzurri svoltò il campionato facendo capire che in quel modo il Napoli poteva ambire a risultati importanti. Peccato per noi perché per 60 minuti giocammo molto bene, ma nell’ultima mezz’ora il Napoli mostrò la sua qualità con Lavezzi ma soprattutto con Hamsik che ci fece due gol e riuscirono a vincere la partita”.
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