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serie a

Cagliari, Luperto esalta Koulibaly ed Albiol: “Sono due maestri della difesa”

Alex Iozzi
L'ex Napoli ricorda con affetto gli anni vissuti in terra partenopea

Sebastiano Luperto, difensore centrale - ex tesserato, tra le altre squadre, della Società Sportiva Calcio Napoli - trasferitosi da qualche settimana in quel di Cagliari, ha tenuto in data odierna, 23 luglio 2024, la propria conferenza stampa di presentazione in qualità di nuovo rappresentante della retroguardia sarda.

"A Napoli ho avuto l'onore di giocare con tantissimi campioni", le parole di Luperto in conferenza stampa

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Di seguito quanto dichiarato:

Il Cagliari che vedremo è quello che stiamo conoscendo in questi giorni, tutto intensità e fisicità? “Sì, il mister vuole quello”.

Sui nuovi compagni: “Ci sono tanti giovani sicuramente interessanti, si vedono da subito le loro qualità e speriamo ci diano una mano in questa avventura. Le qualità che mostrano in allenamento sono certo che le mostreranno anche in partita. Ho trovato un bellissimo gruppo, molto coeso, non vedo l’ora di dimostrare a tutti la coesione che c’è”.

Modello di riferimento: “A Napoli ho avuto l'onore di giocare con tantissimi campioni. Potrei citarne davvero tanti che sono tuttora giocatori fortissimi, ma quelli che mi hanno lasciato di più sono Koulibaly e Albiol: sono due maestri e ho imparato tantissimo da loro”.


Abbiamo visto tanta intensità in questi giorni: quanto incide questa fisicità nella preparazione? “L’intensità incide tantissimo, stiamo lavorando tantissimo per arrivare preparati e pronti in Coppa Italia e poi per l’inizio del campionato. Ma il lavoro è l’unico segreto, senza non si arriva da nessuna parte”.

Sui consigli degli ex compagni Vicario, Walukiewicz, Marin e Grassi: “Mi hanno parlato tutti benissimo di Cagliari, hanno un ricordo molto piacevole di questa città e di questa squadra”.

Sulle prime sensazioni: “Il gruppo mi ha accolto benissimo fin da subito, mi sono integrato alla grande e mi sento già uno di loro. Non vedo l’ora di iniziare quest’avventura, ho scelto Cagliari perché è una grande piazza. Non ho avuto nessun tentennamento, ma solo bisogno di qualche giorno per parlarne con la mia famiglia. Ma ripeto, non ho avuto nessun dubbio nello scegliere Cagliari, sono fiero ed entusiasta di averlo fatto”.

Quanto conta aver già lavorato con Nicola in queste prime settimane a Cagliari? “Mi aiuta nell’integrazione con il gruppo. So cosa vuole il mister, cerco di aiutare la squadra da questo punto di vista, così da recepire subito i concetti che vuole trasmettere”.

Qual è il tuo segreto dato che hai fatto 38 partite su 38 l’anno scorso: “Sono un maniaco dei particolari e dell’allenamento, ci lavoro tantissimo tra recupero e nutrizione. Ci tengo tantissimo, fin qui ha ripagato sul campo grazie anche ai mister che mi hanno dato fiducia”.

Sull’esordio a Lecce con Moriero in panchina e sullo spareggio Bari-Cagliari da leccese: “Ho un grandissimo ricordo di quell’esordio in Coppa Italia, per un leccese indossare la maglia della propria città è emozionante e sono molto felice di averlo fatto con lui. Lo spareggio l’ho vissuto da esterno, ma conosco le varie rivalità”.

Sulla posizione in campo: “Penso che partirò braccetto, ma in caso di bisogno posso giocare anche da centrale: sono a disposizione del mister e farà lui le scelte”.

Quanto ha aiutato la presenza di Nicola nell’essere qui? “Il mister è stato certamente importante nella trattativa, ma pure il presidente e il direttore sportivo hanno dimostrato di volermi a tutti i costi”.