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Penzo: “Preferisco Lukaku a Vlahovic. Se parte in progressione è inarrestabile”

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L'ex calciatore ha parlato dei due attaccanti
Alessandro Giglio

Nico Penzo, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, dove ha chiarito le differenze tra Lukaku e Vlahovic.

Penzo: "Lukaku cercherà di sfruttare al meglio le sue caratteristiche fisiche"

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Vlahovic o Lukaku? Preferisco Lukaku, è un attaccante che ha bisogno di spazio, ma è sempre dentro la manovra. Vlahovic è un attaccante atipico, ma è un uomo goal e non può tornare troppo come i nuovi dettami prevedono, ha bisogno di essere lucido in quelle due o tre occasioni che si presentano. Lukaku cercherà di sfruttare al meglio le sue caratteristiche fisiche perchè è super da quel punto di vista. Lì incontrerà pane per i suoi denti, ma ha un vantaggio che è la velocità in progressione che Gattie Bremer non hanno. Bremer è veloce, ma non quanto Lukaku che se parte in progressione diventa inarrestabile. Quando Lukaku sta bene mi piace molto, lo ha anche dimostrato. I suoi numeri son sempre positivi, forse le stagioni migliori le ha vissute all’Inter. Contro la Juventus saranno molto importanti i passaggi, cioè bisognerà cercarlo con continuità, ma senza schiacciarlo. Ho visto il Napoli col Verona e non avrebbe meritato di prendere tre goal, ma quella resta una partita a sè. I tre goal subiti non ci stanno, lì è mancato il Napoli sotto il profilo mentale e sembrava gli andasse bene di perdere 3 a 0. Il Napoli non può pensare di essere quello dell’anno scorso perchè fu un Napoli negativo sotto ogni punto di vista. Non poteva nemmeno pensare di essere quello di Spalletti perchè c’erano calciatori diversi. Di Lorenzo? E’ una sicurezza, ma l’anno scorso ha vissuto una stagione strana come tutti gli azzurri. Conte? Non ce ne sta un altro uguale, ha sempre l’atenzione al massimo, non si rilassa un attimo. L’abitudine a vincere fa la differenza, ho sempre detto che una delle forze della Juventus era quella di avere una grande attitudine a vincere”.