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Calvarese: “Giusto un turno a Lukaku? Sudditanza psicologica arbitrale? Non esiste”

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Intervista dell'ex arbitro ai microfoni di Radio Kiss Kiss: le dichiarazioni rilasciate

Quest'oggi, Gianluca Calvarese è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. L'ex arbitro italiano ha analizzato l'espulsione rimediata da Lukaku e l'entità della squalifica ricevuta in vista della gara contro il Napoli.

Calvarese: "Giusto assegnare un turno di squalifica a Lukaku"

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Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex direttore di gioco: "Domani commenterò Newcastle-Milan e sarà una partita interessante e decisiva. Io faccio il tifo per tutte le italiane in Europa, credo possiamo fare bene come è accaduto l’anno scorso".

Sul caos in Turchia tra arbitro e presidente: "Faccio fatica a vedere robe del genere in campionati di un certo livello. E’ inaccettabile, la violenza è sempre inaccettabile. Quando c’è, nel massimo campionato, un aggressione all’arbitro se ne parla ovunque, ma ci sono tanti arbitri nelle categorie minori che subiscono cose del genere e nessuno ne parla. I numeri sono inconfutabili, dobbiamo essere uniti con forza nel condannare certe azioni".

Su Lukaku: "Quello è un grave fallo di gioco ed al 100% l’arbitro non specifica che parte ha preso. Qualsiasi fallo di gioco equivale ad una giornata di stop, non c’è condotta violenta se va a cercare il pallone. La sentenza del Giudice Sportivo è, fallo grave di gioco e quindi una giornata di squalifica".


Sui dialoghi tra VAR ed arbitri ad Open Var su DAZN; "Si aspetta una settimana per ascoltare i dialoghi perchè il Giudice Sportivo si deve ancora esprimere. Per me, quello di Lautaro su Lobotka, è fallo. Massa dice che non c’è niente perchè lui lo battezza niente dal campo. Il VAR non interviene perché secondo Massa Lautaro pare abbia preso la palla. Il problema vero è l’uniformità di giudizio che è difficile da risolvere perché dietro, seduto al VAR, c’è un uomo, un arbitro che subisce la soggettività. Sudditanza psicologica? Non c’è, l’arbitro ha l’obiettivo di sbagliare meno possibile perchè se sbaglia non arbitra e quindi non guadagna. Se fai bene come arbitro fai bene e guadagni sempre più, se fai male ti fermi".


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