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Adani: “Tra Conte e Lukaku c’è una connessione che è la garanzia per il Napoli”

Alessandro Giglio
Il giornalista ha parlato dell'attaccante belga

Daniele Adani, giornalista, ha parlato del Napoli di Conte nel corso della puntata di Viva el Futbol.

Adani: "Con Lukaku il gioco del Napoli è migliorato"

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«Ho visto il Napoli a Cagliari, è stata una partita complicata perché le parate di Meret sono state difficili. Ha fatto tre miracoli. Meret ha messo la differenza. Rispetto ad altri allenatori, ha una grande consapevolezza data dalla sua persona e dalla sua storia. Sa qual è l’effetto che lui fa sugli altri. Questa consapevolezza lo porta a parlare, lavorare, scegliere e far scegliere in un modo che raramente quando trova una via, la smarrisce. Nessuno in Italia gioca un calcio centrato. Il Napoli è già identitario, ha già l’identità di Conte. Non c’entra quanto domini, quanto fai la partita. Non vuole die che domina, che ha i meccanismi oliati. È una squadra che ha l’anima di allenatore. Mi piace la trance agonistica. Quando Conte impartisce la via, che sono umane, ha la risposta. Mi piace l’anima e la ferocia agonistica di Conte che quando inizia un cammino ha sempre delle risposte. Dopo Verona c’è stata la reazione. Tutto questo è possibile perché c’è Lukaku. Uno potrebbe fermarsi alle due partite, ai due gol e due assist. Vedo come parlano, vedo come tutti lo cercano. Con lui il gioco è già  migliorato. Dopo tre anni, Osimhen è già uscito. Tra Conte e Lukaku c’è una connessione che è la garanzia per il Napoli. Avete visto come manda in porta Kvara o Kvara gli ridà il pallone?”.

Su Napoli di Spalletti...

«Il calcio di Spalletti dimenticatevelo, non ci sarà più. Ve lo dico adesso. È stata una cosa meravigliosa che non si vedrà più. Pensavo che il calcio migliore era stato quello di Sarri. Spallettiha portato tutto ad un livello europeo che pè stato ovviamente acclamato in tutto il mondo. Con Conte non è quella la ricerca finale. Con Conte non ritroverete mai quel livello ma una squadra che sanguinerà e lotterà su ogni pallone come se non ci fosse un domani. Il codice di Conte viene dalla serietà del lavoro e nessuno tradirà questi principi che sono sacri, principi che non sono solo calcistici ma umani. Su questo nessuno potrà permettersi di andare fuori strada. Principi impartiti fino vomitarli. Questa strada l’ho già vista. Il Napoli sedici mesi fa è a più 18 sull’Inter, lo scorso anno è a meno 39. Se non diciamo che l’effetto Conte è già un peso… Io penso ancora che possa far fatica ad arrivare tra le prime quattro. Sembra ieri che ha preso tre gol a Verona. L’effetto Conte lo vedo già, nel lavoro, nella mentalità, nella disciplina, nel fare calcio, nella sofferenza, in questo Antonio Conte è speciale”.