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Lukaku: “Conte fa una cosa che io adoro. Io e Kvara come con Lautaro ai tempi dell’Inter”

Sara Ghezzi
Le parole dell'attaccante belga

Romelu Lukaku ha rilasciato una lunga intervista al poadcast belga "Friends of Sports". A seguire le sue parole su Kvaratskhelia, Conte e McTominay.

Lukaku: "Conte fa una cosa che io adoro. Io e Kvara come con Lautaro ai tempi dell'Inter"

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Sul suo periodo in Inghilterra: "Quando giocavo in Inghilterra dicevano di me: ero pigro, non mi allenavo duramente, non ero un  leader,  che ero egoista, non so mantenere la palla e tutte queste cose così. Poi ho giocato due anni nell'Inter e dicevano:" È tornato a giocare bene, è il miglior giocatore del mondo". In Inghilterra volevano chiudermi in una scatola. Quando vedono qualcuno con la mia stazza fisica dicono: è il nuovo Drogba. Ma io non sono così, io gioco diversamente. Didier giocava più spalle alla porta, riusciva a tenere palla indipendentemente da dove la giocasse. Quello non è il mio stile, io non sono il tipo di calciatore che tiene il pallone, a me piace attaccare lo spazio".

Su Lautaro, Kvara e McTominay: "Quando sono arrivato in Italia ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: "Ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro". Da quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l'uno con l'altro e che le qualità di Lautaro calzavano perfettamente con le mie. Così come il sistema di Conte calzava perfettamente per me. Ci allenavamo continuamente a passarci il pallone, così a un certo punto sapevo perfettamente dove sarebbe andato lui o Sanchez o chiunque avrebbe giocato al suo posto. Adesso succede lo stesso con Kvaratskhelia. Questo riesce a fare Conte: crea una sorta di partnership tra i giocatori. La stessa cosa vale con McTominay".

Su Conte: "Lui lo può fare. La cosa bella di lui è che è proprio quello giusto, penso sia bellissimo il modo in cui lui allena. Il modo in cui amalgama la squadra. Pep Guardiola pure lo fa, anche Klopp, Mourinho, Ancelotti. Sono i grandi allenatori. Se guardi alle squadre che vincono, c'è sempre un allenatore che ha un buon piano tattico ma che soprattutto riesce a creare una squadra unita, con giocatori che stanno bene insieme".