Claudio Lotito, presidente della Lazio, si è espresso al 'Festival dello Sport' di Trento, commentando come il nostro campionato possa tornare ad essere sostenibile. Ecco le parole.
interviste
Lotito: “I giocatori non possono essere dipendenti! C’è bisogno di una riforma.”
Lotito, il commento allo Festival dello Sport
—Cosa manca al campionato italiano per tornare a essere sostenibile? "Mancano quattro cose. Prima di tutto una riforma radicale e sostanziale della figura del calciatore. Oggi abbiamo ancora una normativa, la 91 dell'81, che è superata ora che ci sono società quotate che hanno necessità di un certo tipo. Non è pensabile che un calciatore che percepisce 5 milioni al mese possa essere inquadrato come un dipendente. I calciatori sono dipendenti che hanno i diritti del dipendente e i doveri di un professionista. Va per questo rielaborata tutta la norma. Immaginate che oggi i calciatori hanno un gran potere mediatico, con l'avvento dei social sono diventati dei grossi centri commerciali. Bisogna creare una norma che consenta di sgravare il costo indiretto. Un calciatore, con la norma attuale, se si ammala viene trattato come un semplice dipendente e viene pagato dall'INPS, ma non può essere così, va rivisto tutto il sistema sportivo. Poi bisogna fare la legge sugli stadi. Bisogna fare degli stati aperti h24, che servano anche a educare i giovani al rispetto della legalità. Dobbiamo ricreare le condizioni e i valori fondanti del vivere civile, che sono alla base del calcio e dello sport. Ai tempi dell'Antica Grecia le Olimpiadi rappresentavano il momento più alto, si fermavano persino le guerre, perché alla base c'era il rispetto dell'essere umano. Il calcio deve essere didascalico e moralizzatore perché coinvolge moltitudini di persone e ha un impatto mediatico che non ha nessun altro sport".
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