Calcio Napoli 1926
I migliori video scelti dal nostro canale

interviste

Lo Monaco: “L’esonero di Juric complica un po’ le cose al Napoli. Su Lukaku…”

Lo Monaco: “L’esonero di Juric complica un po’ le cose al Napoli. Su Lukaku…” - immagine 1
Il dirigente sportivo è intervenuto ai microfoni di Vikonos Web Radio/tv
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/tv. Ecco le sue dichiarazioni.

“Il morale del Napoli non può non essere alto, dopo il pari a San Siro con l’Inter che va a riscattare il ko con l’Atalanta: un incidente di percorso nel cammino di crescita degli azzurri ci può stare assolutamente. Ora c’è l’appuntamento con la Roma di Ranieri, l’esonero di Juric rompe un po’ le uova nel paniere, di solito un gruppo ha sempre un rigurgito positivo con il cambio tecnico, la gara era difficile prima, lo diventa anche di più adesso, ma non penso che il Napoli si aspetti partite semplici, come del resto non se le aspetta il suo allenatore, troppo scafato per non pensare a tranelli insidiosi.

Comunque, dopo le soste ora Conte può lavorare dalla mattina alla sera sul campo, senza perdite riguardanti impegni d’altro tipo, il Napoli è certamente favorito da questo, anche per la vittoria del titolo.


Mancanza di turnover il rovescio della medaglia di non giocare ogni tre giorni? Tanti anni fa le squadre di Serie A avevano l’abitudine di andare in giro a fare amichevoli nei vari campi della loro Regione. Una volta il Napoli giocava a Torre Annunziata, a Nola, rafforzava la presenza della squadra sul territorio e si consentiva anche a chi giocava meno di fare i cosiddetti 90 minuti.

Per Spinazzola, comunque, potrebbe essere l’occasione di dimostrare il suo stato di forma, peraltro è anche un ex quindi sarebbe doppiamente motivato.

Lukaku? Capisco poco il polverone attorno a lui. L’animalone è il giocatore ideale per Conte, i cavalli vincenti poi si vedono al traguardo, ma in ogni caso lui è punto di riferimento per la squadra, fa a sportellate con gli avversari, aiuta i compagni, e tra l’altro non si può considerare il valore di un giocatore solo dai gol realizzati”.