Antonio Conte, allenatore del Napoli, terrà a breve la consueta conferenza stampa post partita al termine della sfida con l’Atalanta, gara valevole per l’11ª giornata di Serie A e perduta con il risultato di 0-3. “Sconfitta...
Antonio Conte, allenatore del Napoli, terrà a breve la consueta conferenza stampa post partita al termine della sfida con l'Atalanta, gara valevole per l'11ª giornata di Serie A e perduta con il risultato di 0-3.
"Sconfitta dovuta a una mancanza di determinazione? Non me la sento di criticare i calciatori dopo quello che hanno dato in campo. È ovvio che, quando incontri una squadra più forte, devi accettare la sconfitta. Non mi sento di dire che mancasse la voglia e la determinazione: semplicemente, a volte, quando l'ostacolo è molto alto, rischi di sbattere. L'Atalanta è una presenza fissa in Champions, hanno vinto l'Europa League battendo un Bayer Leverkusen imbattuto... È la dimostrazione perfetta di come si possa creare, da zero, una solida realtà. Perché questo è l'Atalanta: una realtà. Detto questo, noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare: zero da rimproverare. Quando incontri una squadra più forte di te, bisogna fare i complimenti: le chiacchiere stanno a zero.
Sconfitta che modera l'entusiasmo? Voi dovete sapere che odio dire cose che non penso realmente: dirò sempre la verità, che piaccia o meno. Noi siamo qui per lavorare, per cercare di costruire qualcosa. Io sono chiamato per "ricostruire" una situazione, che significa "porre delle basi". Se questo porta un buon inizio, allora ribadisco la mia filosofia: ci vuole lavoro, oltre che calma! A volte sento dire che 8/11 di questa squadra ha vinto lo Scudetto due anni, ma l'anno scorso, con 10/11 dello Scudetto, siamo arrivati decimi! Queste sconfitte non devono demoralizzarci, ma farci capire che dobbiamo andare avanti per la nostra strada. Quando perdi, come oggi, contro una squadra più forte, una squadra meglio strutturata, alzi la mano e lo accetti. Noi abbiamo voglia di compiere un bel percorso, di lavorare. Non bisogna guardare, però, agli eccessi. Da oggi, viene fuori una verità: l'Atalanta è più forte di noi. Questo non significa che non possiamo diventare, a fine anno, più forti di loro, ma allo stesso attuale delle cose, sono sopra di noi.
Un aggettivo per il Napoli di oggi? Genereso. I ragazzi hanno cercato di contrastare una squadra forte fisicamente, oltre che tecnicamente, provando ad attuare pressione in modo importante. La differenza si è vista nella fase finale: loro sono stati chirurgici, mentre a noi è mancata precisione negli ultimi metri. In alcune situazioni, potevamo fare meglio, sia in fase offensiva e difensiva. Non mi sento di dire niente ai ragazzi, perché hanno dato tutto.