Cori di giubilo a fine partita? Ciò che apprezzo di questo ambiente è il calore, la passione nei confronti della squadra, a prescindere dagli interpreti. Pertanto, il vantaggio di avere quest'entusiasmo dalla parte nostra, è un qualcosa che deve responsabilizzarci. Una cosa, però, è importante: i tifosi non devono farsi condizionare dal risultato, ma guardare i calciatori che escono dal campo con la maglia sudata. Noi in campo non vogliamo chiuderci a riccio, anzi, dico a tutti di aprirsi all'entusiasmo della gente: è una spinta in più. Oggi, nel secondo tempo, ne avevamo una davvero importante. Neres? Un suo inserimento è frenato dell'equilibrio. Una grande squadra ha bisogno di essere equilibrato. David è un calciatore che sta crescendo in maniera esponenziale. Abbiamo dovuto riportarlo ad un livello di condizione, oltre che tattico, importante, avendo avuto lui annate altalenanti. Sto cercando di toccare alcuni punti al fine di stimolarlo: è un calciatore dalle qualità offensive importantissimo, ma lo sto vedendo applicarsi anche nella fase difensiva. Quello che può fare David, oggi, è far alzare il livello della competizione tra i calciatori. Qui non c'è nessuna tavola in cui vi è scritto l'undici che deve partire titolare, ma, ad oggi, chi gioca titolare sta rendendo al massimo. Politano, ad esempio, è un calciatore che, rispetto a quando l'ho allenato all'Inter, ho ritrovato molto più maturato, sia come uomo che come giocatore, proprio tatticamente. Anche Gilmour mi chiede di giocare, ma avendo Lobotka davanti... Anche a Ngonge non ho dato minuti ultimamente, ma ognuno di loro sta pian piano crescendo. Io non regalo niente a nessuno: farò sempre giocare chi mi darà garanzie. Tornando a Neres, avere in rosa un calciatore che riesce ad avere un impatto simile nella partita, è devastante. Spero di poterlo mettere il prima possibile nelle condizione per venir schierato titolare".
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