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Conte in conferenza: “Una seconda linea mi ha colpito. Su Gilmour e Rafa Marin…”

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Serata ricolma di soddisfazione per il tecnico pugliese
Alex Iozzi

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha tenuto la consueta conferenza stampa post partita al termine della sfida di Coppa Italia con il Palermo, gara valevole per i sedicesimi di finale della competizione vinta con il risultato di 5-0.

"Se a qualcuno viene mal di pancia oppure mal di testa, a me non viene perché ho subito la soluzione", le parole di Conte in conferenza

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Di seguito quanto dichiarato:

"Qual è l'aspetto che più apprezzo sia cambiato rispetto alle prime partite? È inevitabile che, essendo passi due mesi e mezzo dal primo ritiro, si sia andati a migliorare. Sono dell'idea che il lavoro debba sempre pagare. Ho a disposizione ragazzi perbene, che hanno voglia di costruire qualcosa di importante: questo facilita sicuramente il mio compito. Non va dimenticato che abbiamo disputato la prima parte della preparazione con una rosa ridotta ai minimi termini. Questo è un handicap che non dovrà ricapitare in futuro perché, con i giocatori a disposizione dall'inizio, cambia la sostanza. Innanzitutto hai la possibilità di fare delle considerazioni, cosa che sto facendo adesso: oggi avevo bisogno di ricevere risposte dai calciatori di cui dispongo per capire chi possa rientrare a far parte del mio organico. La risposta è arrivata e, pertanto, ciò deve darci consapevolezza riguardo il lavoro che stiamo svolgendo. È una base di partenza, poi pian piano dovremo salire di livello.


La disponibilità dei calciatori è la vittoria più importante? Sicuramente. L'ho riscontrata sin dai primi giorni di Dimaro. Sapete che a me piace parlare di sostanza: se rimani a fare del fumo, esso svanisce. Bisogna ci sia sostanza in merito a ciò che insegni ai ragazzi: avere voglia, determinazione, rabbia in campo. Fortunatamente ho un gruppo di ragazzi con cui si è creata una bella sinergia. Sanno benissimo che non regalo niente a nessuno. Oggi non è sceso in campo qualcuno per mia donazione, ma perché ero straconvinto dello spartito che avremmo dovuto suonare ed essi sono stati bravi ad interpretarlo. Sono tutti schemi tattici che stiamo provando in corso. Dobbiamo continuare a lavorare, sapendo che siamo alle fasi iniziali e non vi è bisogno di andare dietro agli eccessi.

Chi mi ha colpito di più tra le 'seconde linee'? Chiamarle così mi ha sempre infastidito, anche da calciatore. Un gruppo squadra è sempre formato da 24/25 uomini. Difficile fare un nome, ma dico Zerbin: ha dimostrato di poter far parte di questo gruppo. L'obiettivo principale, come già detto ai ragazzi, è quello di trasmettere emozioni ai tifosi giocando bene a calcio.

"Prestazione di Gilmour? Mi ha convinto, ma non avevo dubbi: conosco bene le sue qualità sin dai tempi dell'esperienza inglese. È un ragazzo che abbiamo voluto fortemente dato che possiede determinate caratteristiche. È un calciatore forte come tutti i nuovi arrivati. È importante avere la possibilità di schierare interpreti diversi per uno stesso spartito. Oggi uno spettatore vede Gilmour al fianco di Lobotka e dice che, dal punto di vista fisico, si perde qualcosa, ma sono ragazzi che lavorano tanto affinché tutto scorra nella giusta maniera. Lobotka ha sempre giocato con Anguissa ed anche Frank, quand'è subentrato, si è trovato bene con Billy. Se a qualcuno viene mal di pancia oppure mal di testa, a me non viene perché ho subito la soluzione (ride, ndr)".

Rafa Marin? È un ragazzo molto cresciuto da un punto di vista fisico. Sta lavorando tanto, mi piace la sua applicazione al mestiere. Ciò che gli chiedo è di cercare di migliorare in costruzione. In una squadra come il Napoli, oltre che nell'aspetto difensivo, bisogna rendere al meglio anche dal punto di vista della costruzione dal basso. Trasferendosi dall'Alaves al Napoli, ha compiuto un salto triplo, ma è qui che bisogna far venire fuori la 'voglia di rivalsa'.

Gara col Monza? Passato il turno di Coppa Italia, diventa la nostra 'partita della vita'. Da domani, la nostra concentrazione sarà rivolta ad essa. Sappiamo che ci creeranno delle difficoltà, pertanto ci teniamo a farlo anche noi".