Kvara? Pronti, via, ha avuto un colpo da dietro che gli ha preso la zona cervicale. È un colpo che si è portato per un po', fin quando non ha chiesto la sostituzione. Adesso, fortunatamente, sta abbastanza bene. Paura da parte della squadra? Ma che spiegazione vi devo dare?! Bisogna fare attenzione a ciò che dico. Io non parlo per dare fiato alle trombe! Chi mi conosce, lo sa. Io ho parlato di grande difficoltà. Se poi voi non misurate le parole che dico oppure pensate che io sfugga alle domande, vi sbagliate. Oggi c'è da vergognarsi, ed io in primis mi devo vergognare, essendo l'allenatore. Però non posso ripetere ciò che ho detto ieri, perché altrimenti finite per mancarmi di rispetto. Oggi mi concentro sul fatto che mi vergogno di dire ciò che è successo. Poche volte mi sono trovato in una situazione del genere, sia da allenatore che da calciatore. Napoli è una piazza che merita rispetto, per l'entusiasmo e la voglia che ci mettono. Questa situazione mi rattrista, il mio cuore sta sanguinando, ma mi auguro che qualche sanguinamento ce l'abbia anche qualche calciatore. Perché, se dopo una sconfitta del genere, si ride e si va avanti, significa che non sto trasmettendo i valori giusti e, di conseguenza, c'è qualche malato nel gruppo squadra".
© RIPRODUZIONE RISERVATA