L’Albiceleste e tutto ciò che rappresenta, la difesa di chi alle Malvinas ha perso la vita ed il messaggio all’interno una sola partita. La magia eterna ed il gol con la mano, e lì tutti hanno capito che non saresti più stato umano. E Napoli, terra che amo, popolo che adoro, uno stadio che porta il tuo nome, hai unito tutti dividendo sempre. Nelle contraddizioni e nelle ribellioni, nelle rivendicazioni che hanno prodotto riscatto e prese di posizioni. Il tuo calcio che ha portato Napoli a gonfiare il petto e non temere più nessuno, con onore e fierezza ti sei messo la fascia al braccia e da lì sei stato corazza e salvezza. Hai fatto impazzire un popolo donando l’eternità della bellezza.
Grazie Diego per Messi, tua naturale e mistica continuità, grazie alla vostra connessione superiore ha portato il calcio più in là. Te l’ha chiesto lui cercandoti in cielo, prima dell’ultimo rigore di Montiel, hai risposto non temere nulla, io ho già dato e nessuno la merita più di te, goditi la gloria eterna nostro amato Lionel. Grazie a te da 4 anni posso pensarti almeno un minuto ogni giorno e solo a Napoli sento dentro, nei palloni che rotolano nei vicoli, il tuo imminente ritorno, ma non accade e c’è da fare i conti con la realtà. Te ne sei andato troppo presto, questo nessuno te lo perdonerà, ma resta la potenza del tuo mandato e le scuse che non arriveranno dall’uomo che ti ha usato e abbandonato. Un ultimo grazie e perdonami se non sono stato all’altezza, ma se sono qui e continuo a metterci la faccia è perché cerco di meritami la tua eterna grandezza”.
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