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interviste
PARMA, ITALY - SEPTEMBER 29: Joseph Minala of US Salernitana competes for the ball whit Manuel Scavone of Parma Calcio during the Serie B match between Parma Calcio and US Salernitana at Stadio Ennio Tardini on September 29, 2017 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
A Radio Punto Nuovo è intervenuto Joseph Minala, doppio ex di Salernitana e Lazio: “Parlo da tifoso: se si fosse lavorato sulla cessione di quei giocatori che volevano andar via, chissà le cose come sarebbero andate. Magari sarebbe arrivata comunque la retrocessione, ma almeno la Salernitana avrebbe lottato fino alla fine. Anche tutti questi cambi non hanno aiutato. È importante da parte di una società farsi sentire, non dar modo ad un calciatore di fare quello che vuole.
Il mio inizio carriera? L'ho vissuto come dovrebbe viverlo un adolescente che si affaccia al grande calcio. Tutto il resto lo subiva di più la mia famiglia, il mio unico rammarico è stato non aver battuto il pugno sul tavolo per far valere i miei diritti. Dopo il Camerun ho fatto la scuola in Italia, ho giocato per gli Azzurri con il torneo delle Regioni e ho fatto provini, oltre che passare un anno al Napoli che mi voleva. Il gol all'Avellino nel 2017? Un momento indimenticabile e siamo felici io e i miei compagni d'aver regalato quella gioia ai tifosi. Oggi il 15 ottobre è un giorno che ricordano tutti, la gente ancora mi chiama. È una data che, personalmente, viene prima del mio compleanno”.
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