Trovate sempre più uomini, come Tchaouna e Dele-Bashiru. "E ne sono contento. Ho la percezione che questa squadra andasse lanciata. Quando l'ho fatto, lei mi è venuta dietro nell'applicazione, nella voglia di migliorare. Non mi sorprende: sono ragazzi di qualità. Bisogna rompere questo muro sui giovani: devono giocare e poter sbagliare. Gli diamo quest'opportunità e la squadra è brava perché li sostiene. Devono crescere scendendo in campo e affrontando questo tipo di partite".
Tchaouna, dal punto di vista difensivo, a che punto è della sua crescita? "È migliorato molto, anche in Coppa Italia ha lavorato bene sul terzino che veniva dentro. C'è tanta applicazione, pensiero, fa giocate un po' istintive, deve capire quando ci sono palle sanguinose da non perdere. Ha tanta qualità, calcia di destro e sinistro, io voglio esterni che si accentrino e tirino, ha un tiro importante".
Isaksen non pensavamo avesse questa crescita come con il Napoli. Poi Dele-Bashiru: ha completato il centrocampo con lui? "È un ragazzo che viene da un calcio diverso, con meno applicazione. Lo abbiamo adattato in questo ruolo perché ha una fisicità devastante, è anche tecnico. Deve portare la velocità della testa a quella delle gambe: quando lo fa, diventa di livello altissimo. È un calciatore veramente forte. Isaksen giocava poco perché aveva gente forte davanti. Come dicevo, bisognava lanciare questi ragazzi. Sono contento del suo gol con il Napoli. In più, quando c'era da fare la giocata giusta, l'ha fatta. Prima di salutare, faccio gli auguri a Sanderra, tecnico della Primavera che ha avuto un intervento".
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