Sull'esultanza e sui 123 gol coi nerazzurri: "Cosa c'era nella mia esultanza? Emozione. Non volevo togliere la maglia per il giallo, ma c'era emozione. A volte non pensi tanto, ma è un momento unico. Ho fatto il centesimo gol nella finale di Coppa Italia e oggi ho raggiunto un grande come Vieri".
Sulla vittoria: "Coronamento di una partita dura? Sì, sapevamo che il Napoli è un avversario di valore che ci ha messo in difficoltà. Siamo stati bravi a rimanere in partita fino all’ultimo. Siamo molto contenti di riportarla a casa. Quanto conta aver vinto questo trofeo in vista del campionato ? Tantissimo, il calendario magari non è a nostro favore ma dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro. Sono felicissimo, oggi era importante vincere questa Coppa dopo essere usciti dalla Coppa Italia. Ora dobbiamo tornare a Milano, festeggiamo ma da domani penseremo alla Fiorentina che sarà difficile da affrontare".
Sulla sua leadership: "Da dove attingo la mia forza? Non so, sono i compagni che mi danno la forza per continuare al massimo e farmi alzare il livello. Questo è importante, dico sempre che non dobbiamo rilassarci perché dobbiamo essere tutti pronti; poi il mister sceglie. Sono felice di alzare questa Coppa da capitano e di avere compagni come loro".
Sui possibili miglioramento: "Posso migliorare in tutto, io la penso così. Penso sempre ad alzare il livello, di cercare di alzare questi trofei che sono importanti per la storia del club e per i compagni. Oggi era molto importante vincere, non era banale riportare questa Coppa a casa. Abbiamo giocato un’altra finale molto importante, dobbiamo dare continuità al lavoro. L’Inter deve stare dove dice la storia, dobbiamo continuare così".
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