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interviste
NAPLES, ITALY - AUGUST 25: SSC Napoli player Khvicha Kvaratskhelia celebrates his goal during the Serie A match between SSC Napoli and Bologna FC at Diego Armando Maradona Stadium on August 25, 2024 in Napoli, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Nel corso della trasmissione Punto Nuovo Sport in onda su è intervenuto Enrico Castellacci. Il medico ex Nazionale ha parlato dell'infortunio di Kvaratskhelia, ma non solo. A seguire le sue parole
Su Conte: "Antonio (Conte ndr) non cambia mai (ride ndr)! L’ho rivisto bello carico al Napoli, con i suoi occhi spirati e la sua gestualità da trance assoluta! È uno che partecipa alla partita come se giocasse, è un valore aggiunto già da queste prime giornate. Il mercato del Napoli racconta chi sia Antonio: quando chiede, ottiene! E se non c’è simbiosi di idee e se non vede armonia, non ha problemi a rinunciare ad una panchina. Va fatto un plauso a De Laurentiis che ha dato tutto per accontentare Antonio".
Sulla botta di Kvaratskhelia e gli infortuni: "Botta Kvaratskhelia? Bisogna vedere se il muscolo ha subìto un travaso di sangue o meno. Servirebbe una diagnosi della società: può essere niente oppure qualcosa di serio. In caso di botte acute, può esserci una lesione delle fibre muscolari ed un possibile stop più lungo. Considerando che il Napoli non ha fatto alcun comunicato, non dovrebbe essere nulla di serio. Almeno ci auguriamo. Giocare meno partite, nel calcio moderno, è solo un vantaggio, a patto che la preparazione sia lineare e costante. Dal punto di vista fisico e di rischio infortuni, il Napoli ci va a guadagnare. Ormai il campionato UEFA è intensificato in maniera anomala, è una situazione che supera l’assurdo e va detto. Esistono solo partite ufficiali, anche in Nazionale… È questo costringe tutti a non gestirsi e a dare il 150%. I calciatori sono spremuti e sono costretti a farne le spese con la salute. Noi come medici del calcio ci siamo uniti ad AIC e a FIGC per tenere sotto controllo il numero delle gare, ma siamo stati ignorati".
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