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NAPLES, ITALY - JUNE 04: President of SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, shakes hands with Khvicha Kvaratskhelia of SSC Napoli next to the Serie A trophy following the Serie A match between SSC Napoli and UC Sampdoria at Stadio Diego Armando Maradona on June 04, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Antonio Corbo, giornalista presso La Repubblica, ha commentato, mediante un editoriale presente sulle pagine dell'edizione odierna del quotidiano, la trattativa principale (in uscita) della sessione invernale di calciomercato targata "SSC Napoli": la cessione di Khvicha Kvaratskheliaal Paris Saint-Germain.
"Intervengono i precedenti a chiudere il 'caso Kvara' e ad aprire il 'caso Napoli'. Perché questo non è un club per giovani? In due giri di vento, il Napoli ha perso i bomber di uno stesso Scudetto. Prima Kvara 'ha chiesto di andar via', solito motivo, anche Victor Osimhen, dopo 108 gare e 65 gol, media 1,66. E ha compiuto 26 anni il 29 dicembre scorso. Il suo manager, Roberto Calenda, è andato in auto 112 volte nel ritiro di Rivisondoli per concordare ingaggio e clausola di svincolo. Risultato: Victor è l’idolo di Istanbul, 13 reti finora, secco no a lasciare la Turchia in questo mercato invernale. Conti ancora da chiudere. L’ha sostituito Romelu Lukaku, 31 anni, trenta milioni al Chelsea per l’acquisto, a lui un triennale da sei netti a stagione. Se la squadra rigenerata dopo caos e anarchia vola ad alte quote, la società deve forse rivedere le sue dinamiche. Con l’acquisto di giocatori maturi, rinuncia alla sua capacità di valorizzare e rivendere talenti. Le plusvalenze hanno determinato il 49% del margine operativo lordo, il 51% la spesa corrente. Con gli anziani si vince meglio, ma quando i giovani di valore 'chiedono di andar via', si amministra peggio".
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