Koulibaly: “Razzismo? Nulla cambierà se le istituzioni non si muovono concretamente”

Il calcio italiano sabato sera si è macchiato dell'ennesimo atto di razzismo proveniente dagli spalti. La vittima è stata Mike Maignan che ha lasciato il campo seguito dai compagni dopo alcuni cori beceri da parte dei tifosi dell'Udinese. Un atto che conferma quanto lavoro c'è da fare per superare l'ignoranza e la cattiveria di alcuni tifosi. A proposito di questo ennesimo episodio di violenza negli stadi ne ha parlato Kalidou Koulibaly a La Repubblica. L'ex azzurri ha provato sulle sua pelle la bruttura di quanto vissuto dal portiere a Udine. A seguire le sue parole.

Koulibaly: "Razzismo? Nulla cambierà se le istituzioni non si muovono concretamente"

"Sono musulmano ed è il paese in cui sono felice di far vivere la mia famiglia. I soldi che guadagno mi serviranno per finanziare la mia fondazione in Senegal e costruire un ospedale pediatrico. Purtroppo siamo di nuovo qui, per l’ennesima volta, a scandalizzarci per un episodio di razzismo. Non è più il tempo delle parole, però: arrivati a questo punto ci vogliono i fatti. Altrimenti negli stadi continueremo a vivere vergogne del genere. Fino a quando le massime istituzioni (sportive e non) e i club di calcio non daranno la assoluta priorità a questa battaglia, purtroppo, sono convinto che il razzismo continuerà a entrare negli stadi".

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