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Juve, Tudor: “Contro la Roma non sarà una sfida decisiva per la Champions”

tudor juventus
Il tecnico della Juve ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza presentando la sfida alla Roma
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Igor Tudor, tecnico della Juve, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza presentando la sfida alla Roma in campionato. Ecco le dichiarazioni riportate da TMW.

Come ha vissuto la settimana?

"È andata bene e abbiamo lavorato su tutto. Sono contento della prima settimana piena è stata una bella settimana. Abbiamo lavorato sulle due fasi, sui piazzati e sulla condizione fisica. Ho visto i ragazzi con la voglia di fare bene".


Domani è decisiva per la Champions?

"È una partita importante, ma non decisiva. È una gara importante e affronteremo una squadra con una serie di risultati ottimi. Noi vogliamo pensare a noi stessi e fare le cose su cui stiamo lavorando".

Su Ranieri e sulla difficoltà della partita?

"Ranieri ha fatto la differenza, è sotto gli occhi di tutti. Mi sono sempre piaciute questo tipo di gare e penso anche ai giocatori. Le difficoltà ci sono ovunque, è una squadra ben organizzata, non bisogna focalizzarsi sui singoli".

Su Cambiaso e Douglas Luiz?

"Sono tornati ieri con la squadra, sicuramente non partiranno dall'inizio poi vedremo".

Come si deve gestire Koopmeiners?

"Ne abbiamo parlato anche troppo. Ha lavorato normalmente come tutti gli altri, ha fatto una grande settimana, è voglioso e disponibile. Nel calcio ci sono sempre alti e bassi, ma i giocatori forti escono sempre, e credo sia uno di quelli. Ci darà una grande mano".

Che qualità deve avere la sua Juve?

"Bisogna crescer partita dopo partita. Credo molto nel lavoro in settimana, dove si lavora su tutti i concetti. Cosa deve avere una squadra? Tutto. dobbiamo lavorare su tutto: stile, struttura, identità, fase difensiva… una squadra come la Juventus non deve rinunciare a nulla. Ci sono etichette sugli allenatori, ma spesso non rispecchiano la realtà. Le squadre oggi devono lavorare su tutto e non trascurare nulla".

Ha capito i problemi di questa Juve?

"Io ho trovato la squadra in un momento brutto, adesso ci siamo rialzati e abbiamo iniziato a pedalare. Quanto tempo servirà? Non lo so e non lo può sapere nessuno, è difficile da dire. Vedo già cose interessanti, poi vedremo domenica".

Cosa speri di vedere di tuo domani? Sul gesto di Totti?

"Ho parlato di questo con lui e sono cose di campo che succedono ogni domenica. Ho già risposto di quello che voglio vedere da allenatore".

C'è un giocatore che l'ha maggiormente sorpreso?

"Se faccio un nome poi cosa diranno gli altri..."

C'è un'etichetta che non ti rappresenta?

"Si, ma non voglio rispondere".

Su Yildiz?

"L'ho visto in 5/6 allenamenti. Per essere un campione ci vuole la costanza nelle prestazioni e questo si ottiene con la continuità. Si ottiene con la mentalità, è il cervello che decide. Vedo un giovane serio e concentrato sul calcio. Invito tutti a essere costanti nella crescita, nel lavoro, a non accontentarsi. Questa è la chiave dei campioni: essere sempre uguali in ogni allenamento, giocano in modo uguale contro il Real Madrid o contro una squadra piccola. Ha ancora da lavorare ma è in una buona partenza".

Su Adzic?

"Ha fatto qualche allenamento con noi e mi è piaciuto. Kolo Muani-Vlahovic? Vedremo".

Sulla cena di squadra?

"Ci tenevo a portare tutti a fare una bella cena. Non solo con i calciatori, ma tutto lo staff. Abbiamo mangiato bene e parlato tanto. Eravamo contenti. Siamo andati a casa presto, un bel momento. Conta tutto in una squadra, anche queste cose, i piccoli dettagli".

Domani è un'esame?

"Tutta la vita è un esame. La prepariamo al massimo con tutto quello che dobbiamo fare. Me la immagino difficile, come tutte le gare in Serie A. Non si fanno calcoli, mai nel calcio. Domenica si va a dare tutto e basta. Non si va lì dicendo “dobbiamo vincere”, ma ci si prepara per vincere. Questo è un motto. Il sacrificio non si discute, la preparazione è quello che conta. Poi può succedere di tutto".

Su McKennie?

"Sappiamo che McKennie è un Jolly. Questo a volte può essere un problema, ma qua è un vantaggio perché sa fare tutto bene. Lui è un centrocampista, ma adesso è un momento così con Cambiaso fuori. È un giocatore forte e vedremo come utilizzarlo".

Cosa cambierà rispetto al Genoa?

"Ho delle idee abbastanza chiare. Ho già risposto sul lavoro di questa settimana e adesso aspettiamo la domenica".

Senza Gatti passerà alla difesa a 4?

"È un'assenza molto importante, però non piangiamo. Ci sono altri che prenderanno il suo posto".

Conceicao può giocare più centrale?

"Per me può farlo, perché un giocatore intelligente. Poi giocare in mezzo è più difficile rispetto alla fiasca. È un giocatore molto interessante che mi piace anche come mentalità, è uno tosto. Si deve un po' ambientare lì e deve crescere,. È bello allenare giocatori come lui".

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