Crede che Italiano possa essere l’allenatore giusto per il Napoli?
“È un allenatore giusto, bisognerà vedere se lo sia per restare al Napoli il tempo che serve per costruire un percorso”.
A cosa deve aggrapparsi il Napoli nel futuro?
“Il Napoli dovrebbe aggrapparsi al campionato scorso, vinto con grande distacco, con un ottimo allenatore e con giocatori che seguivano il proprio tecnico. Certo, nei mesi successivi è stato un po’ disturbato da quanto fatto dal presidente. Era tutto merito suo, se i calciatori erano stati scovati, così come la clausola rescissoria di Osimhen. Questo continuo autocelebrarsi, alla fine, ha condotto alla situazione odierna”.
Il futuro della Juventus è ancora legato a Massimiliano Allegri?
“Avevo detto che, nel caso la Juventus non fosse riuscita a realizzare una buona partita contro la Lazio, avrebbero potuto decidere per un cambio di allenatore con la promozione del tecnico delle giovanili. Ho stima in Allegri, ma la serie di risultati non positivi delle ultime giornate segnala la necessità di un recupero. Questo è avvenuto in termini di gioco nel secondo tempo contro la Lazio. Mi auguro che questa possa essere una tendenza delle ultime giornate, portando i bianconeri a qualificarsi tra le prime quattro. Al termine del campionato, però, sarà la dirigenza a decidere cosa è meglio”.
La Juventus ha sondato Italiano, ma è molto vicina a Thiago Motta. Crede sia giusto affidarsi ad un tecnico emergente o punterebbe al ritorno di un allenatore affermato come Antonio Conte?
“Non vorrei un ritorno di Conte, con tutto il rispetto per il tecnico salentino. Non mi convincono le minestre riscaldate. Inoltre, ho molta stima per quanto fatto da Thiago Motta a Bologna. Tra gli emergenti, è un allenatore su cui puntare per una crescita ulteriore”.
Cosa può dare un ragazzo del 1988 come Manna al Napoli?
“Manna ha fatto molto bene alla Juventus. L’arrivo di Giuntoli l’ha messo leggermente in ombra, chiaramente. Ho visto l’esultanza di Manna al gol della Juventus, nella gara di ieri. Ha un contenuto di juventinità, e De Laurentiis dovrebbe esserne cosciente. Queste, però, sono battute stupide. Al di là della fede calcistica, se il presidente ritiene sia il profilo giusto, che lo prenda. Svolgerà ottimamente il suo incarico”.
Cosa può volere De Laurentiis da Manna?
“Dovreste chiederlo a De Laurentiis (ride n.d.r). Tuttavia, è un giovane e andrebbe messo nelle condizioni giuste per lavorare. La fiducia è un fattore importante per i giovani, che siano calciatori o dirigenti. Il presidente riesce a fare sempre ottimi acquisti con prospettive di plusvalenza considerevoli. Dunque, se farà le richieste giuste a Manna, il dirigente gli fornirà le giuste risposte”.
Può aver inciso l’ottimo lavoro svolto con Cherubini in Svizzera?
“Non lo so, non ho mai incontrato Manna o Cherubini. Da quando non sono presidente bianconero, non ho più avuto contatti con la Juventus. Non sono mai andato allo stadio, anche perché non i è mai arrivato un invito. Ho un ottimo rapporto con il presidente Ferrero”.
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