Sul Caso Juan Jesus:"È angosciante, ma non si sanno le ragioni della sua vicenda. Mi dispiace, è una situazione di sofferenza, ma perché non è andato dalle forze di polizia anziché esprimersi apertamente sui social? Le autorità avrebbero avviato subito delle attività investigative. La percezione di sicurezza dei giocatori è causata anche dall'eccessivo affetto da parte dei tifosi verso di loro. I giocatori sono campioni, a volte vengono tormentati ossessivamente dai tifosi quando sono in giro, a volte vengono violati anche della loro privacy. Napoli, così, diventa meno attrattiva per i giocatori. Gli atti criminali succedono ovunque. Il messaggio di Juan Jesus doveva essere impostato in modo diverso, non come una condanna alla nostra città facendone involontariamente un danno. Ci sono migliaia di turisti a Napoli e c’è una magistratura determinata e competente gestita da personaggi di alto livello. Non c’è nulla da aggiungere, stiamo migliorando".
Sul Caso Ultras: "Napoli è lontana dai fenomeni di criminalità organizzata come quelli accaduti a Milano per i casi degli ultrà di Milan e Inter. De Laurentiis va avanti per la sua strada che esclude qualsiasi possibilità di rapporto con le curve. È quasi escluso che a Napoli può accadere quello che è accaduto a Milano, soprattutto per il profilo etico delle società".
© RIPRODUZIONE RISERVATA