A 1 Station Radio è intervenuto l'ex direttore sportivo del Napoli, soffermandosi sul possibile nuovo tecnico azzurro
A 1 Station Radio è intervenuto Carlo Jacomuzzi, ex direttore sportivo del Napoli, soffermandosi sul possibile nuovo tecnico azzurro e il momento di Raspadori.
Jacomuzzi sul possibile nuovo tecnico del Napoli e Raspadori
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Micheli le ha detto chi sarà il prossimo tecnico del Napoli?
“Gli ho parlato stamattina, era molto indaffarato. Micheli non credo incida sulla scelta del prossimo allenatore. È certamente impegnato nelle trattative di mercato le quali, però, potrebbero anche variare in base al profilo scelto per la panchina azzurra”.
Quanto è difficile fare mercato senza risorse ingenti?
“Bisogna usare tanta fantasia ed avere molte amicizie. È fondamentale poi, lavorare durante tutto l’anno. Nei mesi, se si vedono tante partite e di diverse categorie, si può giovare di un ampio ventaglio di scelte ed alternative. Piuttosto che bearsi di quel che si è fatto, è essenziale preoccuparsi dell’avvenire. Nel terzo anno napoletano con Bianchi dirigente, infatti, dovemmo arrangiarci con la forza delle idee, e vennero fuori i vari Pecchia e Cannavaro. Oltre il mercato, difatti, costruimmo una piccola fortuna anche con il settore giovanile”.
Perché ritiene che i primi allenatori contattati da De Laurentiis abbiano rifiutato?
“Andrebbe domandato al presidente. I nomi che arrivano sono sicuramente frutto di amicizie e conoscenze che De Laurentiis vanta in tutta Europa. Inoltre, bisogna anche stare attenti e conoscere chi gli è vicino. Sono sicuro che chi gli stia attorno, nel calcio così come nel cinema, è determinante nel consigliarlo ed incidere nelle sue scelte”.