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interviste

Iuliano: “Conte farebbe le fortune del Napoli, ma attenzione a non sbagliare il DS”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
A Radio Crc è intervenuto l'ex calciatore e compagno di Gasperini e Conte

A Radio Crc è intervenuto Mark Iuliano, ex calciatore e compagno di Gasperini e Conte: "La stagione del Napoli ha dell’incredibile. E’ stato bello vedere gli azzurri la scorsa stagione vincere senza patemi e spero che si risollevi subito. Avevo 16 anni quando Gasperini era il mio compagno di camera, ma lui era già allenatore. Mi parlava di tattica invece di dormire e mangiare! E’ stato uno dei pochi domatori, vedo tante imitazioni in giro, ma lui è l‘innovatore. Gasperini ha inventato uno stile di gioco e lo rinnova e migliora di anno in anno per cui i complimenti che riceve li merita tutti. 

Gasperini e Conte sono due allenatori/manager che vogliono avere totale libertà e controllo, come è giusto che sia, sull’area tecnica. Penso che De Laurentiis abbia fatto le fortune del Napoli, ha avuto tanti meriti tra cui quello di ingaggiare Giuntoli all’alba dei tempi. Ha creato uno stile Napoli, uno stile riconoscibile per molto tempo. Adesso vedo confusione ed è anche normale dopo l’addio di Giuntoli che negli anni di Napoli non ha dato pensieri al presidente facendo arrivare soldi e costruendo squadre vincenti. Perderlo è stata una botta tremenda e adesso bisognerà fare grande attenzione a non sbagliare il direttore sportivo. Spero che questa stagione finisca presto perché i tifosi napoletani sono passati dal paradiso all’inferno in pochi mesi. Adesso gli stessi calciatori che lo scorso anno hanno vinto lo scudetto sono spaesati, intimoriti. Conte farebbe le fortune del Napoli, ma ripeto, oltre all'allenatore, il Napoli ha bisogno di una persona che permetta al presidente di non intervenire ogni giorno, proprio come ha fatto Giuntoli in questi anni. 

Gatti o Bremer più simili a me? Nessuno dei due, o meglio credo che ogni giocatore debba assomigliare solo a se stesso. Mi piace Gatti che forse per il percorso è più simile al mio, mi piace  Bremer che è il prototipo di difensore moderno e non ha paura nell’uno contro uno e forse in questo aspetto mi rivedo. Si parlerà sempre del contatto Iuliano-Ronaldo in quell’Inter-Juve. Sono passati tanti anni e ancora oggi le persone non si mettono d’accordo. Lui andava forte, io ero lì per caso! Scherzi a parte, non volevo fare fallo, ho preso posizione, mi è sbattuto addosso, ma falli del genere a volte li ho visti fischiare e altre volte no. E’ stato un peccato vederlo poco in grande forma Ronaldo, è stato falcidiato dagli infortuni, ma era uno strazio per noi avversari perché aspettavamo di giocare contro di lui, contro il fenomeno! Mi dispiace davvero tanto che gli infortuni lo abbiano condizionato. Finale Europei 2000? Vincere contro la Francia campione del mondo, dominando, era un sogno. Ma quella palla se la rilanci 30 volte non entra mai! Poi eravamo talmente cotti e distrutti, fu una bella botta. Fu un anno pessimo per me perché il mese prima persi lo scudetto a Perugia! Ad oggi il guardalinee non si prende più alcuna responsabilità. Se ci fate caso, non aiutano mai l’arbitro, sono diventati inutili. Se c’è un errore, la colpa è dell’arbitro o del Var, mai del guardalinee". 



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