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Italiano, l’ex compagno: “Non è facile raccogliere l’eredità di Spalletti ma…”

Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Auriemma è intervenuto Graziano Battistini, procuratore

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Graziano Battistini, agente tra gli altri di Caprile ed ex compagno di Italiano. A seguire le sue principali parole.

Italiano, le parole dell'ex compagno

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“Già arrivare fin qui è una grande soddisfazione per il Bari e per il mio assistito. Chiaro che l’avversario è importante, ma poi, se il Bari dovesse raggiungere il risultato, sarebbe ancora più un trionfo. Che vinca il migliore. Italiano ha sempre saputo giocare a calcio per cui la tattica del gioco del calcio gli viene abbastanza naturale. Quando giocavamo insieme non avrei mai detto che sarebbe diventato un allenatore così bravo, ma poi quando l’ho incontrato di recente ho visto che è proprio mentalizzato e quello di allenatore è un vestito che gli calza perfettamente. In continua ascesa, ma allo stesso tempo riesce a rimanere se stesso ed essere un motivatore".

La panchina del Napoli?

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"Lui è già in una panchina importante perché la Fiorentina è una società ambiziosa. La panchina del Napoli è importantissima, ma allo stesso modo molto difficile perché si raccoglie il testimone di Spalletti che ha fatto cose eccellenti. Spalletti è un grande allenatore e la sua forza è saper lavorare anche sotto pressione. Non è facile prendere il posto di Spalletti, ma allo stesso modo dire no al Napoli può diventare controproducente. Ci sono delle valutazioni da fare, ma Napoli attira tantissimo. Ripetersi dopo quello che è successo quest’anno non è facile anche perché al di là del campionato, anche in Champions il Napoli ha fatto benissimo. Il timore che ha avuto Thiago Motta, se davvero lo ha avuto, può essere anche comprensibile. Bisogna trovare un allenatore anche un po' incosciente, che viene a Napoli con la voglia e la sfacciataggine di dire vengo lì per vincere di nuovo il campionato".

Su Meret

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"Il destino ha voluto premiare la serietà di un ragazzo che è sempre stato al suo posto ed ha sempre avuto la forza di continuare nonostante le critiche. Poi, un pizzico di fortuna lo ha avuto, ma quello serve sempre. La difesa del Napoli quest’anno è stata forte e poi Meret ci ha messo del suo, ma credo che tutti abbiano avuto piacere di giocare in questa squadra. Non so se possa essere il titolare anche della Nazionale Italiana. Se andassimo a vedere il campionato appena finito, Meret ha fatto meglio di Donnarumma. Per continuità e per lo scudetto conquistato. Meret può aver scalato un po' la gerarchia”.